E' stata per prima l'italianissima Piaggio, alcuni anni fa, ad interrogarsi sull'opportunità di rimettere in circolazione uno dei grandi miti a due ruote, il "Vespone". Pare che ora, oltr'alpe, in casa Citroen, ci si stia ponendo una domanda simile per uno dei miti a quattro ruote, la "deux Chevaux", nota anche come "coccinella" o "papera". Sono molte le immagini - e ne basterebbe una sola ad entrare nella leggenda - che vengono a mente. Forse la più celebre è quella - verniciata in giallo limone - di vetturetta della bella "Bond girl" Carol Bouquet, per un rocambolesco inseguimento in "For your eyes only", ma ve ne sono altre, meno filmesche, ma che testimoniano della grande validità tecnica e meccanica del veicolo, della sua robustezza ed affidabilità: in 100 per attraversare il Sahara (e 100 all'arrivo) nel "Raid delle coccinelle", alla Parigi Dakar, veicolo da battere - insieme alle sovietiche UAZ - nella categoria veicoli di serie, come anche alla Parigi Pechino. Punto di forza, oltre - a dispetto delle apparenze - una scocca assai solida, un robustissimo 4 cilindri di 650 cc dalla modesta ma sufficiente potenza di 27 Kw (33 CV), dai consumi, e qunidi dalle emissioni, estremamente ridotti: ben oltre 25 Km di percorrenza con un solo litro di carburante, per una utilitaria un pò lenta in accelerazione (circa 20 secondi per lo sprint da 0 a 100 Km/h) ma con 4 posti veri. Altro punto di forza, a dispetto del forte rollio e beccheggiamento, era una tenuta di strada invidiabile e, se riferita alla categoria, eccellente: più di un concessionario in diversi Paesi europei ne dava in palio una a chi fosse riuscito a farne cappottare una in curva. Nessuno ha mai vinto il premio. Caratteristiche dunque che ancora oggi garantirebbero collocazione di assoluto rilievo ed una buona competitività tra le superutilitarie, anche a fronte di modelli più moderni.
francesco latteri scholten.
francesco latteri scholten.
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