martedì 20 dicembre 2016

Berlino Natale, Nizza 14 luglio: Maometto e Carlomagno 2.0 contro Obama il sognatore.




Dodici morti tra cui un'italiana e 50 feriti, bilancio ancora provvisorio, terrorismo islamico ultimo atto della Jihad contro un simbolo dell'Occidente: il Natale, davanti ad un altro simbolo, una Chiesa luogo di Pace. “Penso che quest'uomo (Barak Obama, ndr) stia vivendo nel mondo della fantasia” (…) “E' ovvio per tutti che l'odio tra i musulmani è al di là della comprensione. Dovremo capire da dove e perché viene questo odio, e finché non saremo in grado di determinare questo problema e la minaccia pericolosa che pone, il nostro Paese non può essere vittima di orrendi attacchi da parte di gente che crede solo nella jihad, e non ha senso della ragione e rispetto della vita umana...” Così Donald Trump, 45° Presidente degli USA. Invero nel XXI° secolo l'Islam e la sua Jihad hanno sferrato un attacco ad alzo zero contro l'Occidente ed i suoi simboli: le “Twin Towers” 


(simbolo del prestigio e del potere economico), Charlie Hebdo (la libertà e la satira), il Bataclan (la musica, l'arte e lo spettacolo), Nizza (il 14 luglio), Berlino (il Natale). Un agire che sembra voler dare ragione a forza alle tesi già sostenute negli anni '30 da Henry Pirenne, uno dei più autorevoli ed eterodossi studiosi del medioevo, tesi che ne implica la radicale riformulazione: fu la nascita e la fulminea ascesa dell'Islam a provocare la rottura della tradizione antica e la separazione tra Occidente ed Oriente mettendo al tempo stesso fine alla unità mediterranea: “Maometto e Carlomagno”. Fa la sua comparsa un'altra religione, un'altra cultura che fa del Mediterraneo Occidentale un lago islamico che isola l'Occidente dall'Oriente, lo ferma, ne impedisce gli scambi mercantili e commerciali, sposta l'asse commerciale dell'Occidente a Nord. L'esito fatale per l'Europa mediterranea è il regresso al feudalesimo. Le invasioni barbariche non hanno mai messo in discussione gl'assi socioeconomici dell'Occidente in cui anzi miravano ad integrarsi. E' l'Islam la mannaia 


fatale che porta l'Occidente alle tenebre del Medioevo. Non si tratta – come molti vorrebbero – della rivolta degli oppressi contro gl'oppressori, che questa avrebbe potuto ben trovare delle comunanze con il 14 luglio e dunque anche con tanta parte laica (ma anche cristiana) dell'Occidente e che invece ha sempre rigettato con forza, come ha sempre rigettato una alleanza contro il “figliastro” dell'Occidente, il 1917. Sono i più ricchi, tra i più ricchi del mondo, i sauditi ad armare e finanziare con alacrità l'ISIS, sono i figli della borghesia islamica europea (e non certo quelli dei poveri ed emarginati) a compiere gl'attacchi. E' negata persino la radice religiosa comune delle grandi figure profetiche da Abramo a Mosé, allo stesso Gesù Cristo, che pure l'Islam dichiara di avere a riferimento. E' negata e combattuta con ferocia Maria di Nazareth, per cui pure in tanti e tante proprio nell'Islam hanno devozione sacra. Insomma un negare ed un porsi al di fuori della stessa propria genesi religiosa e socioculturale per rivendicare fanaticamente una “Sottomissione” (è questo il significato del termine Islam) a sé stante, cieca ed assoluta. Un nuovo modello autistico di “uomo di massa”, un nuovo modello di circoncisione. L'idolatria assoluta del sé, un nuovo modello di uniformismo assoluto, che similmente a quello nazista o comunista semplicemente si connota – miserrimamente – per una diversa uniformità, e, al pari di quelli, in essa vede la propria superiorità e grandezza.
francesco latteri scholten.

domenica 18 dicembre 2016

Né promessi né sposi, solo coppie aperte: la nuova legge sul matrimonio targata PD.




Il nuovo ddl dell'On Laura Cantini, PD, abolisce “munus” e responsabilità portando in un orizzonte affatto nuovo da quello morale ed etico. Aveva iniziato un giovane ancorché già dialetticamente e metafisicamente ben preparato Platone ne “La Repubblica”, salvo ravvedersi radicalmente nel maturo “Le leggi”. La concezione di una società senza famiglia era però da allora rimasta, anche se unanimemente rigettata dai popoli, dalla cultura, dalle religioni. La normativa è stata da allora quella formulata in nuce proprio da Platone ne “Le Leggi”: l'unione di uomo e donna per amore, finalizzata alla procreazione. Le religioni pagane antiche, greche e romane prima, il cristianesimo poi, si erano di fatto attenute a questa stessa concezione. Il diritto romano l'aveva normizzata distinguendo nello sposalizio un compito - “Munus” - del padre, il mantenimento, ed un compito della madre, la fedeltà sessuale: Mater munus, da cui matrimonio, e Pater munus, da cui patrimonio. Già per il mondo antico e classico, come ben aveva formulato Aristotele, l'uomo è in quanto essere sociale e la prima socialità dell'uomo ha concrezione proprio nella famiglia. E' la via calcata ed esaltata dal cristianesimo, che trova la sua massima espressione nella teologia tomista. Hegel ne coglie bene il nucleo: con lo sposalizio si passa da un diritto astratto del singolo al diritto concreto dell'uomo e della donna in quanto esseri relazionali. E' quanto realizza l'unione di patrimonio e matrimonio. Il “Munus” dunque è saldamente e fondamentalmente legato alla finalità stessa dell'unione: la procreazione e la creazione con essa di una famiglia. Tutti gli ordinamenti giuridici, non solo quello nostro, avevano sinora proceduto su questa base, questa avevano declamato le religioni. Il ns Codice Civile sancisce l'obbligo di fedeltà al secondo comma dell'art. 143. Un primo colpo era stato assestato già dalla legge Cirinnà che aveva tolto la fedeltà sessuale quale requisito di coppia, seguita a ruota dalla legge 21/ 2012 che ha abolito la distinzione tra figli legittimi e naturali. Il ddl Cantini abolisce la fedeltà sessuale. Il matrimonio, con il nuovo ddl, viene dunque a degradarsi a semplice “convivenza” dal regime della quale nulla lo distingue di fatto, anzi non è neppure questo, è la semplice coabitazione di due singles ciascuno dei quali permane ai propri diritti di tale. Insomma il nuovo ddl Cantini riconduce l'uomo o la donna a semplice portatore di diritti astratti, l'immissione nel diritto concreto che avviene proprio con la creazione della famiglia è negata. E' negato ciò che sempre lo sposalizio sanciva e la cui immissione dell'uomo e della donna era festeggiato: l'ingresso nella piena relazionalità umana adulta con i suoi diritti e doveri, l'essere padre e madre. La normativa Cantini insomma confina la persona nell'orizzonte di un grande hit musicale di qualche decennio fa, “For ever young”, per sempre giovani ma giovani di una piena maturità umana negata: mi sposo per restare single.
francesco latteri scholten.



domenica 11 dicembre 2016

Niente voto prima di giugno: la sovranità popolare delle ns vite di scarto...




Dal Quirinale un nuovo Governo di nominati non eletti dai cittadini. Dal 15 dicembre e per almeno i prossimi sei mesi. Infatti: niente elezioni senza legge elettorale omogenea e funzionante - e sarebbe da vedere quanto sia funzionante quella che ha portato alla situazione attuale -, dunque attesa fino al 24 gennaio per la pronuncia della Consulta, altre tre/quattro settimane per le motivazioni della sentenza (probabile la incostituzionalità). Quindi, i giuristi dovranno vedere quale legge è rimasta in piedi. Poi il Parlamento dovrà legiferare per armonizzare le leggi elettorali di Camera e Senato, in base ai principi della Consulta. Segue: prima di aprile è tecnicamente impossibile la convocazione di qualsiasi comizio elettorale e perciò di elezioni politiche prima di giugno. Dunque di nuovo un Governo di nominati, come in “Vite di scarto”: le nostre. Siamo tanti “homo sacer” vite prive di valore umano e divino, non definiti né dalle norme etico morali che precedono il diritto, né dal diritto. Siamo gli scarti umani su cui è costruito lo Stato moderno, ormai non più in grado di garantire le sicurezze economiche e lavorative ed i diritti dei cittadini. Ciò che infatti si è ormai palesemente delineato, come l'attuale asservimento dimostra, è una realtà politica sovrastatale (Bilderberg, J.P. Morgan etc.) dove lo Stato non ha nessun ruolo e potere e dove viene invece ordinato ciò che all'interno degli Stati deve essere fatto. Siamo passati dallo Stato sociale, il Welfare State, allo Stato penale, in grado solo di imporre modelli dai quali i più sono esclusi e nei quali 


non possono essere assimilati, ma che per questo vanno colpiti, come bene ha osservato Zygmunt Bauman. Il primo obbiettivo dello Stato penale, quello cui siamo ridotti, è la criminalizzazione, non ad es dei dirigenti di Banca Etruria, tutti assolti perchè facenti parte dello Stato penale, ma di tutti noi in quanto non assimilati al modello. Veniamo confinati nelle Banlieues, emarginati, dal nuovo Stato, lo Stato caserma che protegge solo i privilegi degl'appartenenti alle nuove caste sovrastatali. Veniamo colpiti nella dignità, nell'immagine, privati con ciò delle ns qualifiche professionali ancor prima che del lavoro ed esclusi dall'economia, a vantaggio non di chi è più qualificato – papà Boschi è più qualificato o era semplicemente più vicino a Licio Gelli padrino di Banca Etruria? La figlia è più qualificata o più vicina ai succedanei di Gelli & Co? - bensì di chi è più idoneo al perseguimento degli obbiettivi di J.P. Morgan e/o Bilderberg, e la capacità criminale è magari una qualifica reale tra le più importanti. In questa nuova ed attualissima realtà “Vite di scarto” sono anche quelle che erano le élites di un tempo ad es il principe Junio Valerio Borghese, quello del golpe borghese, all'epoca tra gli sponsorizzati di Gelli. Oggi i successori del “Grande Maestro”, ma ancora già lui stesso negl'ultimi anni (è scomparso nel 2015) non hanno che farsene di un Junio Valerio Borghese. Le figure “adatte” sono ben altre e con altri connotati. Oggi anche Junio Valerio Borghese – così come i capi mafia che lo hanno spalleggiato – sono “Vite di scarto”, e qui gl'improvvisi arresti ormai qualche anno addietro, di famosi capimafia latitanti da sempre ed improvvisamente scoperti e catturati (magari grazie ad una foto praticamente inservibile di quando erano poco più che fanciulli): tolti perché non servono più. Perché le loro connotazioni sono inconciliabili: “Vite di scarto” anche loro. Chi sono allora oggi i “Qualcuno”, oggi nello Stato penale? E' semplice e sotto gl'occhi di tutti: quelli che hanno le performances che hanno i “nominati”, i nominati, appunto. Nominati dal sistema sovrastatale, da J.P. Morgan, dal “Gruppo Bilderberg” e da altri. Nominati anche ad eminenza ecclesiastica, nominati anche a Capi Mafia...

francesco latteri scholten.


lunedì 5 dicembre 2016

Referendum: gl'italiani bocciano J.P. Morgan e promuovono Grillo nuovo difensore della Costituzione.



Affluenza elevatissima, 69% : agli italiani preme la propria Costituzione conquistata nella lotta al nazifascismo che il progetto “Rinascita” di Licio Gelli, padrino di Banca Etruria mirava a ricostruire. E vince il “No” e la vittoria è netta con ben 20 punti di scarto: “Sì” 40,5% ; “No” 59.5%. No agli eredi di Licio Gelli e della P2, ovvero la P3 di Verdini & C. , no al duo più uno, Renzi, Boschi e Madia. No ai non eletti, ai designati per conto di J.P. Morgan seguendo la tradizione Napolitano / Monti. No alla politica alla Benito, l'ex socialista che creò il fascismo, no al nominato di sinistra che porta avanti il programma politico delle multinazionali con jobs act, voucher e quant'altro. Gl'italiani hanno detto BASTA. Se il plebiscito delle urne consegna definitivamente Renzi alle sue ormai da tempo improcrastinabili dimissioni, anche il PD esce devastato: entrambi infatti hanno legato la propria immagine a quella delle riforme. L''inversione dell'ultim'ora dell'ala storica Bersani / D'Alema & C. ne sottolinea non la pretesa lungimiranza, bensì la cecità e l'incapacità politica per aver sostenuto per due anni le riforme contro cui hanno finito per votare. Le sue dimissioni insomma restituiscono a Matteo Renzi un minimo di dignità, mentre proprio la vittoria del “No” consegna Bersani / D'Alema & C. ad una irrimediabile cestinatura da parte della Storia. Il “No” è la grande vittoria politica di Beppe Grillo e del M5S, che accusati in massa dai media PD e dai loro istrioni a cominciare da Eugenio Scalfari di populismo, possono ora ben a ragione assurgere al ruolo che in tutto questo tempo hanno avuto, ovvero quello di paladini della Costituzione. Sono loro infatti ad aver combattuto per la ns Costituzione e di più ad avere vinto ed averla salvata dalla svendita, insieme ai nostri diritti, alle banche. “E' una vittoria dei cittadini e dell'Italia” ha subito commentato Beppe. Le conseguenze che ne trae sono due e sono lapalissiane, la prima già in itinere, le dimissioni di Renzi, la seconda il ritorno alle urne affinché gl'italiani abbiano finalmente un Governo eletto da loro. Questo sottolinea Grillo dopo aver fatto approvare già in settimana una nuova legge elettorale. Insomma, come sottolinea bene Beppe “non si può mentire per sempre al popolo senza subire conseguenze.
Francesco latteri scholten.

Ministro Brexit David Davis: Londra disposta congrui pagamenti per restare nel mercato UE.


Inversione a U per Brexit. Mentre continuano gli accordi tra Londra e Francoforte per il mega matrimonio affaristico tra la Borsa di Francoforte e quella di Londra, i due manterrebbero una propria identità ma costituirebbero un unico mega soggetto economico – intorno al 55% la quota di Francoforte, al 45% quella di Londra – David Davis, Ministro GB per la Brexit, si autosmentisce radicalmente. La smentita è a ridosso dell'altra, di Boris Johnson, Ministro degli Esteri U.K che acconsente, contro affermazioni precedenti, alla libera circolazione dei cittadini UE in Inghilterra, e, solo nell'ultimo anno si è arrivati a ben 335 mila cittadini UE in GB. Davis è più radicale e non solo si smentisce ma inverte rotta: non solo non sarà più richiesto il rientro dei miliardi inglesi pretesi a gran voce dai “brexiters” Farage in testa, ma Londra è anzi disposta al versamento di fondi anche cospicui pur di restare nel mercato della UE. “Londra infatti vuole – così il Ministro – il miglior accesso al mercato UE ed ai suoi beni e servizi anche pagando”. Le due principali richieste di Nigel Farage e dei suoi sono così non solo aggirate, ma di fatto il Regno Unito si muove in direzione opposta ad una Brexit votata ma ormai di fatto scatola vuota. Grande soddisfazione a Londra per il neo sindaco Sadiq Khan, come anche in Scozia. Ma non solo, soddisfazione in tutto il manifatturiero inglese, nei settori produttivi in genere e soprattutto in quelli finanziari. Le Borse, a cominciare da quella di Londra premiano la nuova rotta. Premiata anche la Sterlina a quota 1.26 contro il Dollaro e 0.86 contro l'Euro.
francesco latteri scholten.