Era l'anno 1947, la guerra era finita, il fascismo vinto e le forze antifasciste avevano dato vita - oltre che al Governo provvissorio - ad una Assemblea Costituente per la redazione della nuova Costituzione della Repubblica italiana, che sarà approvata il 22 dicembre. Gli stessi comunisti di allora - che ancora lo erano per davvero - avevano votato l'art. 7 che stabiliva l'inserimento in Costituzione dei Patti Lateranensi. Quando all'art. 3 si era detto della pari dignità e dell'eguaglianza di fronte alla legge - principi sacrosanti che nessuno vuole mettere qui in discussione - nessuno aveva inteso ciò nel senso di una abrogazione delle specificità individuali, di sesso, razza, cultura, religione, opinione politica, come del resto sancito specificamente tanto dallo stesso art. 3, quanto dal precedente art. 2. Nessuno pensava che questo significasse che un cattolico dovesse diventare buddista, un buddista dovesse diventare musulmano, un musulmano ebreo o, tutt'e quattro atei. Nè che un fascista dovesse diventare comunista e viceversa o che entrambi dovessero diventare democristiani. A nessuno, a cominciare dai comunisti, sarebbe venuto in mente che l'affidamento più idoneo per un bimbo fosse quello ad una coppia gay. Non sarebbe venuto in mente, neppure trent'anni dopo, ad uno Spirito emancipatissimo, di altissimo livello culturale, ma dichiaratamente sia comunista che omosessuale, come Pier Paolo Pasolini. Del resto non venne mai in mente né a Marx o a Lenin, tantomeno a Trotskji o a Che Guevara. Neppure Mao pensò mai ad una roba del genere. Lo stesso Mikhail Bakunin non se l'era mai sognato la notte. Togliatti, "il Migliore", lì presente l'avrebbe severamente condannata al pari di tutti i presenti aprescindere dalle appartenenze politiche. La recente sentenza della Corte Costituzionale, dunque tradisce manifestamente lo spirito ed anche la lettera della ns carta Costituzionale. Essa, inoltre manifesta un aperto spirito antropofobico, perché nega al padre legittimo del bimbo di vedere il proprio figlio e gli nega inoltre la paternità per ascriverla ad una coppia di lesbiche. Essa cioé nega all'uomo il suo diritto alla pari dignità ed all'eguaglianza di fronte alla legge, sancendo di fatto una discriminazione sessuale contro l'uomo.
francesco latteri scholten.
francesco latteri scholten.
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