Un'era
è finita: 275 voti contro 219, i Repubblicani prendono sia la Camera
che il Senato. “Scusate se vi ho fatto aspettare...” le prima
parole del neoeletto Presidente lasciano i toni rudi della campagna
elettorale per assumere quelle di vero Leader. Il motto base del
discorso è portatore di un messaggio di programma dalle modalità
importanti: “costruiremo nel dialogo...”. Un dialogo volto sia
all'interno, agli USA, “ mi ha telefonato Hillary Clinton per farmi
gli auguri... è stata una grande combattente ed ha fatto un buon
lavoro... è importante ora che, Repubblicani o Democratici che
siamo, tutti torniamo ad essere un solo Popolo per costruire insieme
e mi sforzerò di essere il Presidente di tutti i cittadini
americani...”; sia all'esterno, per la politica estera,
“costruiremo nel dialogo con tutti cercando appunto i punti di
dialogo con gli altri Paesi e non di contrapposizione”. Apprezzamenti già esternati da Putin e dalla Russia con reazione positiva dei mercati (+ 1,59%); entusiasmo in Italia da parte di Beppe Grillo: "l'elezione di Trump è la più bella vaffanculata mondiale...". Un discorso
molto apprezzabile cui non sono estranee anche ulteriori promesse di
crescita e di sviluppo: “li raddoppieremo e creeremo milioni di
nuovi posti di lavoro”. “L'America deve tornare grande...”
Infine i ringraziamenti alla famiglia, ai sostenitori, l'abbraccio ai
presenti... Speriamo che il buon giorno si veda dal mattino...
francesco
latteri scholten
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.