mercoledì 18 maggio 2011

Finalmente anche per la politica italiana un terzo polo, e a cinque stelle.

E’ il vero risultato positivo delle ultime elezioni, anche l’Italia ha un terzo polo. Un terzo polo politico vero. Un nuovo soggetto per la scena politica nazionale. Al tempo stesso, insieme alla bocciatura del berlusconismo, le elezioni hanno sancito la definitiva agonia di quello che si era autodefinito terzo polo, il “Fini – Casini - Rutelli”, "Jurassic Park", ovvero il residuato del “meglio” – o del  “peggio” , a seconda dei punti di vista – della cosiddetta “Prima Repubblica”, l’ “Isola dei sopravvissuti”. L’ “Atollo” arriva, tutt’assieme, a circa un miserevole 5% e si spera sprofondi negl’abissi quanto prima. Con il vero terzo polo entra in politica un soggetto non solo veramente nuovo, ma un soggetto che ha una nuova cognizione della politica. Una concezione che si era vista sinora portata avanti solo da alcuni esponenti politici soprattutto tedeschi, la cosiddetta “Politik von Unten”, ovvero la politica dal basso, la politica autenticamente democratica. Una politica con la quale la Politica appunto può davvero sperare di tornare a “volare alto”, anche da noi. In questo senso il movimento di Peppe Grillo è davvero un movimento a cinque stelle. E’ a cinque stelle anche il risultato: circa il 10%, in diverse zone anche di più. Un risultato davvero clamoroso se si considera il boicottaggio per non dire l’ostilità aperta di tutto il mondo politico e, soprattutto mediatico, italiano e, per di più, conseguito in delle elezioni “solo” amministrative, anche se da qualcuno “innalzate” a scelta referendaria sulla propria egocentricità. Un risultato inequivocabile che ora impone agl’altri attori – volenti o nolenti – il dialogo, o, piuttosto, il confronto politico. Adesso nessuno può più dire, come sinora, che si tratta di una esigua minoranza atta tutt’al più a riempire occasionalmente questa o quella piazza o piazzetta per una chiassata. Anche in Italia un cittadino su dieci fa politica dal basso, fa politica davvero, e con questi nuovi cittadini e con questa nuova politica anche gl’altri, anche l’Italia dovranno cimentarsi. Per l’Italia e per la politica italiana è forse l’auspicio migliore. Queste elezioni hanno sancito un’alba ed un tramonto. Le parole di Grillo nell’agone politico riecheggiano quelle che furono, nel Senato della Roma antica, quelle grandissime del difensore ultimo della Democrazia, Marco Tullio Cicerone: “Quo usque tandem abutere, Catilina, patientia nostra? quamdiu etiam furor iste tuus nos eludet? quem ad finem sese effrenata iactabit audacia?
francesco latteri scholten

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