lunedì 16 maggio 2011

Giovanni Paolo II: "Beato" l'uomo che ha fatto cadere Yalta, l' "Uomo" del Novecento.


9 maggio 1978, Roma, via Caetani - a metà strada tra la sede del PCI, via delle botteghe oscure, e quella della DC, piazza del Gesù - qualcuno, a seguito di una segnalazione, apre il bagagliaio di una R4 rossa. C'è il cadavere di Aldo Moro. L'Italia è attonita. Paolo VI, pontefice di allora, che aveva cercato la trattativa per salvarlo è sgomento. Finisce così il tentativo italiano di superare Yalta. Il Papa gli sopravviverà solo per alcuni mesi, fino al 6 agosto. Il 28 settembre dopo un pontificato di soli trentatré giorni morirà anche Giovanni Paolo I, suo successore. Il 16 ottobre il Conclave elegge al soglio pontificio il Cardinale polacco Karol Wojtyla che assumerà il nome di Giovanni Paolo II. La "Ostpolitik" di Willy Brandt prima e di Helmuth Schmidt poi continua a ritmo serrato mirando a progetti comuni tra Est e Ovest ed a progetti di sviluppo ed industrializzazione dell'Est, come già fatti anche per iniziativa italiana con la costruzione di fabbriche automobilistiche quali la "Lada" e città quali Togliattigrad. La nomina a successore di Pietro di un cardinale polacco dà un ulteriore forte contributo sia ai rapporti Est Ovest, sia al cattolicesimo ed all'associazionismo cattolici in Polonia. L'azione antitotalitaristica combinata è forte ed efficace. Specialmente nel modo del lavoro. Il sindacato cattolico, guidato da Lech Walesa diventa il primo ed il più importante della Polonia. La Germania Est, il più importante satellite dell'Unione Sovietica, è stretta in una morsa: da un lato la Germania libera con i suoi media, con le sue relazioni economiche, con i suoi legami culturali, dall'altro una Polonia sempre più democratica. La stessa realtà socio culturale economica e lavorativa dell' URSS ne risente le forti spinte. 13 maggio 1981, Roma, piazza S. Pietro: il Papa è gravemente ferito in un attentato dal terrorista Alì Agca, coinvolto in oscure e tenebrose realtà dei Paesi dell'Est. "C'è un uomo vestito di bianco, venuto da molto lontano (...) quel giorno qualcuno ha sparato ed io ho pianto ..." canterà un noto cantautore italiano interpretando il sentimento del mondo intero. L'uomo vestito di bianco guarirà e dirà poi di quel giorno, facendo riferimento alla Madonna di Fatima: "Quel giorno una mano ha agito per uccidere ma una mano più forte ha agito per salvare". Sparare comunque è ormai inutile perché le crepe aperte nel muro voluto a Yalta sono tante e sono troppe. Invano il nuovo segretario del PCUS, Yuri Andropov, tenta di manovrare contro, sarà sorpreso da una morte prematura. Del fatto che il sistema sia destinato a crollare comunque si rende ben conto il suo acuto successore, anch'egli ex capo del KGB, Michail Gorbaciov, cosciente che solo una riforma radicale possa forse salvare il salvabile. La parola d'ordine è "Perestroika" ed è lanciata e portata fattivamente avanti a tutto spiano al 27° congresso del PCUS, marzo 1986. Gorbaciov, credente, come sua moglie Raissa, attua un provvedimento che per l' URSS è straordinario in campo religioso: sospende le persecuzioni e le varie forme di impedimento contro le religioni ed in particolare la religione cristiana. In URSS i cristiani sono di nuovo liberi. Fatto senza precedenti nella storia dell' Unione Sovietica: il segretario del PCUS incontra a Roma il pontefice Karol Wojtyla. Ormai il rinnovamento è inarrestabile. 9 novembre 1989, Berlino: il muro è abbattuto. 12 giugno 1990, Mosca, cade l'Unione Sovietica. 17 aprile 1992, Mosca: nasce la Russia. Il mondo è cambiato, Yalta non c'è più. Quello che è più importante: una volta tanto il mondo è riuscito a cambiare radicalmente senza guerre. Senza quella che sarebbe stata la terza guerra mondiale. Giovanni Paolo II è l'emblema di questo cambiamento radicale e pacifico, in lui il cristianesimo e la cristianità, prima e più delle ideologie e delle economie, hanno saputo dare al mondo una nuova era. C'è un filosofo in cui si rispecchia il Novecento e che lo ha interpretato: Jean Paul Sartre. Ma c'è un uomo che, con la Croce di Cristo, il Novecento ha saputo cambiarlo: Karol Wojtyla.
francesco latteri scholten

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.