martedì 31 ottobre 2017

Nello Musumeci incontra S. Agata, il Sen.Bruno Mancuso ed il candidato Antonio Ortoleva


Sono tra la gente e con la gente e non nei talk show e nei dibattiti televisivi” è il criterio prammatico con il quale Nello Musumeci, giornalista, Presidente emerito della Provincia di Catania e protagonista della “Primavera di Catania”, porta avanti la sua campagna per la Presidenza della Regione Sicilia. La presenza dei santagatesi è calorosa: “segnale di riconoscimento per l'impegno per i Nebrodi di Nello Musumeci” così Antonio Ortoleva. Gl'onori di casa li fa il Sen. Bruno Mancuso che sottolinea il sacrificio che la scelta metodologica di Nello Musumeci comporta: “i Comuni della Sicilia sono ben 400 e visitarli per dare presenza ed ascolto è 


un grande impegno, anche se sappiamo che ti piace sforzarti e spenderti per la gente”. Da politico concreto – è di qualche settimana fa l'approvazione della legge piccoli Comuni di cui è stato relatore - il Senatore va subito al dunque: “Non dobbiamo lasciare nulla di intentato nell'impegno per la Vittoria. Il disastro di Roma, prima in ginocchio ed ora con l'amministrazione grillina distrutta completamente palesa la realtà di grande pericolo per la Sicilia, come anche la sinistra di Micari, stimabile ma contiguo a Crocetta. E... immaginiamoci cosa sarebbe se ai cinque anni di Crocetta facessero seguito cinque anni di amministrazione quale quella sotto gl'occhi di tutti 


Roma ed altrove. E' necessaria ed improcrastinabile una svolta decisa che può essere interpretata soltanto da Musumeci: una svolta per il rilancio della Sicilia. A questa svolta può dare un contributo concreto quello che per questo abbiamo scelto quale candidato di provata professionalità ed esperienza specie nel settore decisivo dell'ambiente e dell'agraria: Antonio Ortoleva”. C'è infatti un punto sinora assai dolente della realtà di sviluppo isolana, ovvero quella della perdita della maggior parte dei fondi UE specie per il settore dell'agricoltura a causa della inadeguatezza delle pratiche e dei progetti:“Antonio è un esperto nei bandi UE e così la Sicilia ed i Nebrodi potranno finalmente accedere 


ai fondi UE.” Il vero nemico, tuttavia, è l'astensionismo dovuto anche al fatto che nessuno specie a sinistra ha avuto il coraggio di cimentarsi a risalire la china nei bilanci della Regione Sicilia ed anche per questo una porobabile vittoria del centrodestra renderebbe terribili i mesi che separano dalle successive elezioni nazionali. Antonio Ortoleva dà di piglio con decisione: “Ho una consapevolezza, una cosa di cui sono assolutamente certo: il 6 novembre sarà la fine del crocettismo. Mi candido per portare più Europa a Messina e Nebrodi a Palermo. Più investimenti privati e pubblici, capacità di agire, di diventare motore di sviluppo, di promuovere turismo e cultura. Ma, soprattutto, una parola 


d'ordine: lavoro, lavoro, lavoro.” Infine l'intervento più atteso, quello di Nello Musumeci: “La scelta dell'impegno politico non è una scelta davanti alla quale si possa dire chi te lo fa fare. E' una scelta d'amore. Appartengo ancora a quella generazione in cui un maestro era stimato anche quando dava un ceffone, perché era come il ceffone di un buon padre. Proprio per questo sono stato tra i primi a capire la inadeguatezza del personaggio Crocetta, affetto da isteria autoreferenziale. Inoltre, non basta parlare di mafia che c'è ed è più pericolosa di prima. Ma... anche l'antimafia è pericolosa come la mafia quando diventa un esercizio di potere.Nel '95 sono stato condannato a morte dalla mafia, ho vissuto una vita blindata, ma non ne ho mai fatto bandiera. C'è una 


scelta che bisogna aver chiara se si vuole a qualsiasi titolo e livello entrare in politica: fai parte dello Stato e non dell'antistato. Sono stato eletto Presidente dell'Antimafia (23 maggio 2013 ndr) all'unanimità, non solo con i voti del centrodestra. La politica non è un luogo di Santi o diavoli, bensì dell'attività umana. Mi fa sorridere il termine antipolitica e chi lo usa. Non c'è antipolitica, perché in quanto attività umana non c'è alternativa alla politica. Quello che c'è è la buona o la cattiva politica. E, contrariamente a quanto si usa dire, la prevalenza non dipende dai politici, ma dai cittadini, dal corpo elettorale. Un corpo elettorale sano esprime politici sani, uno malato li esprime malati. Ho governato la terza provincia italiana e per le mie mani sono 


passati 900 Mld, non mi sono arricchito di un centesimo, né hanno fatto carriera i miei figli. Sono un politico onesto. Ma: cristiano buono è, ma non serve. Cosa serve? Mangia e fa mangiare, allora è considerato. Per la politica ci vuole Ragione e Cuore. Dobbiamo esserci in chiaro: il 6 novembre nulla sarà più come prima. O sprofondiamo ulteriormente o risaliamo la china. Mi sto impegnando per quest'ultima opzione: sono supportato e sopportato per questo. Ma proprio per questo invito tutti a votare, perché non votare è diserzione: quando la casa brucia tutti hanno il dovere di buttare un secchio d'acqua. Grillo ed i suoi, abbiamo visto sufficientemente a Roma ed altrove cosa siano. Votarli è un crimine contro l'umanità. Dopo 5 anni di Crocetta non possiamo assolutamente permetterci 5 anni di grillini, come neanche di contigui a Crocetta. Mi presento per quello che sono: voglio solo bonificare la Sicilia, invertire la rotta drammatica per cui sono più le imprese che muoiono che quelle che nascono, voglio tornare al ruolo di centralità della Sicilia nel Mediterraneo...
francesco latteri scholten.