venerdì 10 novembre 2017

Nello Musumeci Governatore con il motto di Paolo Borsellino: la Sicilia volta pagina.


40% dei voti e 36 voti su 70 all'ARS: Nello Musumeci è il nuovo Governatore della Sicilia. Una campagna elettorale fatta all'insegna del motto che fu di Paolo Borsellino, motto che campeggia sulla sua lista, “sarà bellissima”, “senza sbandierare – così lui stesso – l'antimafiosità rischiando di fare il gioco opposto”. E' importante per Musumeci, come dal suo discorso di alcuni giorni addietro davanti ad un pubblico santagatese festante, non tanto l'essere stato Presidente dell'Antimafia, quanto piuttosto l'esserlo divenuto eletto all'unanimità, anche con i voti dell'opposizione. Più importante ancora,non l'essere stato Presidente della Provincia di Catania, una delle più importanti d'Italia, bensì il fatto che siano passate per le sue mani oltre 900 Mln senza per lui neppure un centesimo. Orgoglio sano e giustificato. Qui nei Nebrodi, a Sant'Agata, Nello Musumeci ha parlato della famiglia, lo ha fatto nella maniera più bella, quella indiretta, riferendosi al suo “essere nonno”, in cui traspare tutto un vissuto autentico all'insegna di Valori veri, peraltro 


per fortuna ancora ben radicati e tradizionali per la società siciliana. Anche qui una rottura netta con la precedente amministrazione e l'ostentazione di una omosessualità fine a sé stessa quasi fosse un valore; per inciso ricordo che lo stesso Pier Paolo Pasolini parlava della propria come anomalia sostenendo sempre il valore della famiglia tradizionale. Un sì convinto all'affermazione del Sen. Bruno Mancuso “non bisogna essere Ponzio Pilato ma neppure Catone il censore”, dà il segno ad una necessaria uscita da un giustizialismo tout court che, come ha recentemente dimostrato in sede europea la vicenda di Bruno Contrada, distrugge la dignità, la professionalità e la vita delle persone senza dare alla Giustizia alcun contributo vero. Lo stessoPresidente dell'ANM, Albamonte, in una sua recente intervista ha sostenuto lui pure la necessità di andare oltre una normazione ed una prassi in cui spesso di fatto il denunciato è messo nelle mani del denunciante. Importante la tematica dei fondi europei, cospicui e spesso persi per la mancanza o inadeguatezza dei progetti: qui due 


fatti importanti cui il Governatore si è accodato: la legge piccoli comuni, appena approvata, relatore proprio il Sen. Bruno Mancuso, con cui si ovvia a questo, e la presenza di tecnici esperti di settore come Antonio Ortoleva. Importante ancora il passo, già fatto dal Governatore, per agevolare con aiuti anzitutto i ns giovani per limitarne la emigrazione e di più, un aiuto anche a chi già è emigrato per tornare. Una politica inversa a quella sinora percorsa da Governi nazionali e regionali e che già si mostra in tutta la ricchezza della sua prospettiva. Il punto è fatto bene con la prammaticità a lui solita dal Sen. Mancuso: “Musumeci ha vinto ed ha anche la maggioranza per governare senza incuici né larghe intese. Ci sono tutte le premesse per una svolta, quella che i siciliani si aspettano. A noi il compito di non deluderli con il nostro impegno e la forza dei nostri programmi”.
francesco latteri scholten.

venerdì 3 novembre 2017

Berlusconi a Palermo: Crocetta vi ha derubato del vostro futuro. Riprendetevelo!


Sono immagini che rincuorano solo a vederle, finalmente, ne avevamo bisogno, quelle di Berlusconi a Palermo. A vederle viene in mente Marco Licinio Crasso: “Non fu la fortuna, infatti, ma il valore paziente con cui fronteggiarono le avversità, che innalzò i romani”. Una per tutte quella di copertina insieme a Nello Musumeci Presidente emerito dell'Antimafia (eletto all'unanimità), a Gianfranco Micciché ottimo leader forzista, a Gaetano Armao validissimo candidato VicePresidente e Vittorio Sgarbi candidato all' Assessorato ai Beni Culturali. Gente che non ha bisogno di presentazioni, dalla professionalità indiscussa ed apprezzatissima in Italia ed all'estero. Davvero una marcia in più per una Sicilia che ha ora più che mai la necessità di uscire definitivamente dal tunnel crocettiano e sinistro così come di superare le insidie grilline che vorrebbero la Sicilia – sono le dichiarazioni testuali del Beppe nazionale - come Lagos, la tristissima capitale nigeriana e va ricordato che a Roma i compagni di merende di Beppe sono sulla buona strada per raggiungere l'ambito traguardo. “Crocetta vi ha derubato del vostro futuro, riprendetevelo!” è la giusta e bella esortazione con cui Berlusconi apre il comizio. Ma Berlusconi è anche un inno alla palermitanità di stampo classico con bagni di folla e passeggiate per il centro di Palermo e 


“pit stop” all'Antico Caffé Spinnato per la degustazione dei più tipici dolci siciliani. Poi il Politeana. Tutti sul palco sulle note dell'inno classico di Forza Italia. Rassicura, per chi scrive, la figura di Nello Musumeci, di cui si ricordano le parole di alcuni giorni fa a Sant'Agata di Militello, in cui mise in guardia dalla politicizzazione di Mafia ed Antimafia e di un'Antimafia che può anch'essa essere strumento della Mafia. Per inciso – l'inciso è mio – non può essere che di nuovo, guarda caso magistrati vicini a determinati movimenti politici e ad orologeria, prendano le parole di un criminale pluripregiudicato per “La Verità”, manco si trattasse delle parole di Madre Teresa di Calcutta, per riaprire casi già due volte chiusi perché finiti in un vicolo cieco e che se si avesse avuto un minimo di buon senso e di razionalità non avrebbero dovuto neppure essere aperti (il caso Contrada dovrebbe essere luminoso). Con Nello Musumeci Berlusconi ha avuto un quattr'occhi la sera prima sino a tarda notte per discutere del programma, in particolare dell'abolizione della giustamente più odiata delle tasse, il Bollo auto (già è ipertassata la benzina), della tassa sulla prima casa, della riduzione delle imposte al 50% per le imprese create da donne o giovani, della creazione di zone franche. L'abbraccio sul palco dunque avviene con premesse solide, quelle con cui si vuole fare una Rivoluzione per la Sicilia e 


Berlusconi chiarisce bene: “Una Rivoluzione, ma una Rivoluzione affidata a uomini e donne di provata competenza ed esperienza. Grillo è un misto di pauperismo e giustizialismo che farebbe scappare gli imprenditori dall'isola. Gl'imprenditori sono Eroi, soprattutto in Sicilia”. “Penso ad una Sicilia moderna e fiorente – ha proseguito Berlusconi – i cinquestelle puntano ad una imposta del 45% sulla successione, come in Francia, alla tassa sulla casa e alla patrimoniale... odiano gl'imprenditori...” Il clou della serata è la presentazione di Vittorio Sgarbi con il tributo di una doverosa e calorosissima ovazione: “ E' il più grande critico d'Arte, siamo amici e litighiamo da anni, è una persona importante per la Sicilia. Credo che nessuno più di lui ne conosca necessità e bisogni, se vinceremo sarà Assessore ai Beni Culturali”. Il Cavaliere chiude con una rassicurazione: “Nel Centrodestrac'è concordia su come deve essere formato il prossimo Governo e sul programma che dovremo realizzare...” Che dire? Da parte mia, di tutto cuore: “Forza Nello, Forza Sicilia, Forza Berlusconi, Forza Italia.”
francesco latteri scholten.