sabato 12 dicembre 2015

Moneta elettronica, il totalitarismo assoluto: il perfetto panopticum.


E' un tracciante globale.  Esso include in sé anche quel tracciante geografico, quella specie di GPS, grazie al quale ognuno di noi è, in ogni momento, volendo, immediatamente localizzabile e che ciascuno di noi porta con sé - liberamente - in tasca: il telefonino. In un film di fantascienza datato ormai qualche decennio fa, un meccanismo del genere veniva applicato coercitivamente a carcerati o a persone in libertà vigilata. Se tuttavia il telefonino è un semplice tracciante "materiale", il quale consente la rintracciabilità della nostra persona materiale, del ns corpo e dei suoi spostamenti, la moneta elettronica è molto, molto di più. Essa è infatti un tracciante globale, dunque anche psichico e psicologico sia della persona che di tutti i gruppi sociali. Attraverso essa traspare la totalità della persona: come si muove e quando, cosa fa, cosa e come mangia, beve e dorme, come si veste, se e cosa e come legge, cosa guarda, quali film, se va a teatro o al cinema o allo stadio - e ovviamente dove e con chi - quale musica ascolta e quando etc. Facciamo un esempio concreto, è stata istituita la moneta elettronica. Giovanni si alza al mattino presto e và alla stazione a prendere il treno per Palermo. Alle 7.00 fa il biglietto, ovviamente lo paga e altrettanto ovviamente la moneta elettronica lo registra. Alle 7.08 va a prendere il caffè e il giornale, idem. Alle 9.10 arriva a Palermo, prende un altro caffé ed i cigarillos. Ovviamente paga, e ovviamente la moneta elettronica registra e registra anche a quale bar ha preso il caffé e dove ha comperato i cigarillos e quali cigarillos ha acquistato, come del resto ha già registrato quale giornale ha comperato. Non continuiamo a seguire Giovanni perché già il farlo per questi pochi spostamenti mi ha fatto venire l'angoscia. Si specifica però che - ovviamente - è possibile una traccianza incrociata tra moneta elettronica e telefonino nonché internet. Esce l'analisi dettagliata, non solo degli spostamenti della persona, c'era già, ma l'analisi totale e globale della persona: chi è, cosa fa, come lo fa, addirittura cosa pensa. Attraverso questi dati - si capisce - la persona può poi essere pilotata, in maniera del tutto incognita, ovvero del tutto a sua insaputa, ma, proprio per questo, nella maniera più coercitiva. Il tutto, ancora ovviamente, a spese della persona, come già per il telefonino: è la persona che paga tanto il telefono, quanto la conversazione, quanto la transazione economica. Ma quella economica la paga di più e la pagano di più proprio i più poveri: anche i pensionati e quelli che non ne hanno sono infatti coerciti all'apertura di un conto bancario. Chi guadagna sono, more solito, le banche e le multinazionali, quelli che hanno fatto la crisi che tutti stiamo pagando. Ancora e di nuovo tutti dovremo pagare per loro ed avere ancora meno benefici e più aggravi. In quest'ultimo aspetto il panopticum di Bentham - lo strumento ideale di potere che consente la supervisione totale da parte del supervisore senza che egli, al tempo stesso, possa esser veduto, lo strumento su cui si sono poi realizzate le carceri ed i manicomi, "Sorvegliare e punire", ma anche già prima le biblioteche - è stato addirittura superato: i costi di quello erano infatti a carico dei supervisori, i costi di questi sono addebitati agl'utenti, cioé ai carcerati in cui tutti noi veniamo di fatto trasformati.
francesco latteri scholten.

P.S. Il presente articolo è la ristampa anastatica dell'omonimo già pubblicato nel 2012 e che, vista la cogente attualità dell'argomento e le immutate condizioni, ho ritenuto di ripubblicare immodificato.

martedì 8 dicembre 2015

Giovanni Duns Scoto e la teorizzazione del dogma dell'Immacolata.


"Voluntas divina est causa boni et ideo ipsoquod vult aliquod est bonum." E' l'affermazione dei "Reportata parisiensia" che maggiormente dà conto della linea teologico filosofica che pone un nuovo inizio ed un distacco dalle contemporanee. A lanciarla è Giovanni Duns Scoto, frate francescano nato in Scozia nel 1266 (cica un quarantennio dopo Tommaso) di fatto il maggiore antagonista dell'aquinate. Con lui la separazione tra Teologia e Filosofia, cui già Tommaso aveva preluso, giunge al compimento: l'oggetto della Teologia è Dio in quanto Dio, quello della Filosofia Dio in quanto essere; così anche per l'anima. Scoto è anche il Teologo e Filosofo del primato della Volontà, che è anzitutto volontà divina: Dio crea se lo vuole e crea solo perché lo vuole. Teocentrismo dunque quale rivelato dal Cristo e perciò Cristocentrismo. Il Cristo quale senso e sgnificato di tutto ciò che esiste. Ma, quest'orizzonte pone in una luce del tutto particolare Maria di Nazareth: Madre e collaboratrice per la realizzazione del progetto dello Spirito. Ossia, il concetto dell'immacolata concezione - di cui c'è prefigurazione già nel protovangelo di Giacomo - è la tesi implicita ed al tempo stesso la risultante di tutta la concezione teologico-filosofica del nostro: "Cristo esercitò il più perfetto grado possibile di mediazione relativamente a una persona per la quale era mediatore. Ora, per nessuna persona esercitò un grado più eccellente che per Maria [...]. Ma ciò non sarebbe avvenuto se non avesse meritato di preservarla dal peccato originale". Tuttavia tra dispute teologiche il più delle volte discutibili (per non dire risibili) la Chiesa dovrà attendere ancora secoli sino a quando l'8 dicembre 1854 Papa Pio IX nella "Ineffabilis Deus" accetterà le tesi del francescano scozzese: "...dichiariamo, affermiamo e definiamo la dottrina che sostiene che la beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato originale, e ciò deve pertanto essere oggetto di fede certo ed immutabile per tutti i fedeli." Pochi anni prima, novembre 1830, nel monastero parigino di Rue de Bac , era avvenuta l'apparizione a Catherine Labouré, mentre quelle a Bernardette Soubirous sono posteriori di 4 anni alla proclamazione. 
francesco latteri scholten

lunedì 7 dicembre 2015

Francia: stravince la Le Pen, Putin suo finanziatore vero leader d'Europa.


Si chiama Vladimir Putin, finanziatore di oltre un terzo della campagna della Le Pen per le prossime Presidenziali, il vero vincitore di Parigi. Soldi spesi assai bene a giudicare da queste amministrative, seria ipoteca non solo per il voto del 2017, ma anche per l'erezione di un nuovo scenario politico europeo, con un asse Mosca Parigi che si designa successore all'attuale Berlino Parigi. Sostenitore acceso di una concezione non islamica dell'Europa, il Presidente Russo ha sostenuto apertamente la sua Jeanne d'Arc. La Francia è adesso sulla via delineata nell'ultimo romanzo del leader del movimento di "Anticipazione sociale" Michel Houellebecq, "Sottomissione" ossia la traduzione di Islam. La caricatura era apparsa sull'ultimo numero di Charlie Hebdo prima dell'attentato, il quale, come quelli di alcune settimane fa hanno indurito l'opinione pubblica francese portandola proprio sullo scenario di "Sottomissione", collocato in un fantapolitico 2022, anno in cui Marine Le Pen novella Jeanne d'Arc è l'antagonista dello scontro finale con Mohammed ben Habbes, leader musulmano inventato da Houellebecq. I dati reali della società francese mostrano invero che lo scenario è assai meno fantapolitico e futuristico di quanto lo si voglia romanzare: solo 60 nuove Chiese negl'ultimi 10 anni (ma ne sono state chiuse 40), contro ben 10.000 moschee ed una religione islamica di fatto prima religione praticata nel Paese (6 Mln di fedeli contro 1.9 Mln); interi quartieri o cittadine trasformati ormai in quartieri di città islamiche dove la legge di fatto vigente non è più quella sancita dalla Costituzione, bensì la Shaaria. Leaders islamici non solo religiosi ma anche politici ormai non fanno mistero ed anzi dichiarano pubblicamente che la costruzione di moschee e l'emigrazione di massa fanno parte di un progetto politico di islamizzazione dell' Europa. Così ad es. il premier turco Tayyp Erdogan ha dichiarato:"Le moschee sono le nostre caserme, i minareti le nostre baionette, e i fedeli i nostri soldati". Una realtà di fatto a cui solo la Le Pen si è apertamente dichiarata antagonista già da tempo: "Per quelli che amano parlare un sacco della Seconda Guerra mondiale, possiamo anche parlare di questo problema (le preghiere islamiche in strada, n.d.r.), perché si tratta di un’occupazione di territorio. E’ occupazione di sezioni di territorio, di distretti in cui la legge religiosa entra in vigore. E’ un’occupazione. Naturalmente non ci sono carri armati e soldati, ma non di meno è un’occupazione e pesa fortemente sui residenti".  Concezioni "di parte" certamente, da un lato e dall'altro ma nondimeno di peso e di rilevanza politico sociale e testimonianti l'esistenza di disegni religiosi e politici eversivi assai gravi. Comunque sia queste amministrative francesi hanno di fatto accezione straordinaria aprendo uno scenario non solo francese ma europeo e globale del tutto nuovo: lo scenario costruito all'indomani della seconda guerra mondiale è di fatto superato dal leader russo che si profila sempre più come il vero leader dell'Occidente.
francesco latteri scholten