martedì 15 luglio 2014

Netanyahu, Ruth Wisse e la politica hitleriana dello spazio vitale.


L'intimazione di sgombero alle popolazioni palestinesi di Gaza - per motivi umanitari si capisce, è un invito "per la loro stessa sicurezza" come ha apertamente affermato il Premier israeliano e subito eseguito con fuga in massa portandosi pecore, mucche, cani, le proprie cose più care - mette a nudo la verità del resto apertamente dichiarata già da tempo alla comunità giudaica, perlomeno quella più conservatrice e reazionaria, sulle pagine dell' "American Jewish Committee" da Ruth Wisse all'epoca docente presso la McGill University. Per la Wisse i palestinesi vanno collocati ai più infimi livelli dei valori in quanto oltre ad essere insignificanti, la qual cosa di per sé li collocherebbe ai livelli più bassi, essi interferiscono con i progetti della Gente Importante, ovvero gl'americani privilegiati e gl'ebrei israeliani (cfr. Noam Chomsky, "Le illusioni del Medioriente"). La Wisse sostituì poi quel Martin Peretz che a ridosso dell'invasione israeliana del Libano nel 1982 incitava ad "Infliggere una durevole sconfitta militare per far capire bene una volta per tutte, ai palestinesi che la loro lotta per uno Stato palestinese indipendente ha subito un colpo che li paralizzerà per anni..." Le posizioni della Wisse e di Peretz riportano insieme - drammaticamente - sia al passato, israeliano e non, sia al presente. Al presente in quanto sono del tutto assimilabili a quelle della politica di Netanyahu e specie delle sue ultime intraprese militari e militaristiche, al passato in quanto come si evince, anzitutto dai fatti prim'ancora che dalle parole, la concezione e l'atteggiamento di fondo del conservatorismo giudaico non è per nulla mutato. Riporta inoltre al passato più oscuro non israeliano, bensì nazista della concezione dello spazio vitale di Adolf Hitler, anch'esso da ottenere a discapito degl' "inferiori". Riporta, anche e tragicamente, a quel parallelismo tra nazionalsocialismo e giudaismo denunciato per primo - in epoca ancora non sospetta - da Nietzsche: "Il nazionalsocialismo è una forma secolarizzata di giudaismo, portato in Europa dai preti, e che ne riafferma le tesi: questi sono i puri, questi sono i figli di Dio, questi hanno l'essere, dunque è ad essi che spetta l'avere..." Del resto se si affiancano le pagine dello "American Jewish Committee" e quelle dello "Der Sturmer" non si può non restare sbalorditi...
francesco latteri scholten 

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