lunedì 9 marzo 2015

Scienza e Anarchia.


"Aspetta un poco, lasciami capire il tuo pensiero, perché al momento non lo comprendo ancora. Tu sostieni che sia giustizia l'interesse del più forte. Ma perché mai Trasimaco? Di sicuro non intendi dire che, per esempio, se Pulidamante, il lottatore di pancrazio, è più forte di noi ed al suo organismo giova mangiare carne di bue, il medesimo nutrimento sia vanatggioso e giusto nello stesso tempo anche per noi che siamo più deboli di lui" "Socrate sei disgustoso! Tu prendi il mio discorso nella maniera migliore per stravolgerlo!" "Niente affatto carissimo!" dissi. "Sei tu che devi spiegarti meglio..."(Platone, Repubblica, libroI). E' solo nel dialogo e con il dialogo, nel confronto continuo e nella continua messa in discussione di tutto e di tutti, anche nell'irriverenza e nella satira, che è possibile innalzarsi al di sopra del livello dell'opinione, della "Doxa" ed assurgere alla scienza e con essa alla Verità, all' "Episteme". E' questa la concezione di fondo del grande Platone. La scienza è per sua natura Anarchica, anti dogmatica e solo un ambiente quale ad es. quello dell'antichità greca classica, quello abbozzato nei grandi dialoghi platonici, era idoneo alla nascita stessa della scienza. E' solo in un contesto simile che può porsi una figura quale quella di un Eratostene che calcolò già all'epoca il diametro della Terra con un semplice gnomone. E l'importanza del fatto non sta tanto nell'accuratezza del risultato ottenuto con uno strumento così semplice ed una procedura altrettale data dalla misurazione dell'ombra, bensì da quanto sta concettualmente a monte di tutto ciò: la messa in discussione di tutto, dell'intera concezione del mondo che si aveva. Sebbene infatti la concezione di una terra piatta al centro del "mondo" fosse già stata messa in forse all'epoca dall'osservazione della tondità dell'ombra proiettata sulla Luna nelle eclissi, la procedura stessa della misurazione della circonferenza terrestre suppone a monte l'ipotesi (ed "ipotesis non fingo" dirà poi Galileo) che tutto mette in discussione, quella appunto della circolarità della Terra. Suppone il porsi e risolvere problemi, passare da forme e livelli operativi manuali a forme di pensiero astratto, da nozioni intuitive alla dimostrazione matematica. E' l'annientamento di qualsiasi dogma: la verità è quella della dimostrazione, relativa ad essa e nei suoi limiti. E' tutto questo che è implicito al semplice gesto, compiuto a mezzogiorno del solstizio d'estate da Eratostene ad Alessandria d'Egitto, di piantare in terra uno gnomone e misurarne l'ombra, sapendo che nello stesso momento a Syene (l'attuale Assuan) il Sole è perfettamente perpendicolare e dunque non dà ombra. Ma se la messa in discussione di ogni cosa è amica della Scienza, ne è anzi il presupposto, e se questa si costruisce contro ogni dogma "in un Mondo che brucia in fretta quello che ieri era Vero..." - come cantava Lucio Dalla - non lo è del potere. Quest'ultimo infatti non ammette la messa in discussione di ogni cosa ed è anzi amico del dogmatissimo e delle eternizzazioni pretestuose e fatue. E lo è tanto più quanto più è totalizzante ed in quanto tale rivendicante per sé l' Assoluto Vero, la divinità, come accadde prima con gl'imperatori romani e poi con i periodi di asservimento alle religioni, il Medioevo. Periodi che coincidono puntualmente con la recessione della scienza sino alla sua estinzione. E solo la caduta di questi sistemi di potere, ed il Rinascimento del "Mondo Classico" riporterà non solo la cultura ma, con questa, un ambito nel quale, di nuovo, la scienza potrà risorgere, ma, ancora di nuovo, dovrà combattere proprio con i suoi nemici oscurantisti di sempre: il "Caso Galileo" (quasi duemila anni dopo Eratostene) ne è l'esaustiva prova. La sfericità della Terra è, nella storia, l'affermazione possibile solo al di fuori dei totalitarismi politici e religiosi, specie monoiteistici. La scienza è Anarchica.
francesco latteri scholten

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.