lunedì 14 novembre 2016

Chiesa USA in festa: ns candidato pro vita Donald Trump eletto Presidente.




Un fattore tra i più importanti – anche se tra i più taciuti dai media – che hanno contribuito alla caduta dell'asse Obama/Clinton è stata proprio l'avversione alla cristianità (non solo al cattolicesimo) ed alla religiosità in genere. Paradossalmente, proprio la persecuzione ossessiva di Julian Assange ha fatto sì che l'ultima notizia circa il satanismo di Hillary Clinton esplodesse proprio a pochi giorni dal voto. In tutti gl'ambienti cristiani (ma anche delle altre religioni), è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. La caduta dell'asse Obama/Clinton ha aperto nuovi ed importanti scenari per la Chiesa e per la cristianità negli USA. Oggi è un grande giorno per la cristianità e per la Vita ha dichiarato Padre Frank Pavone, direttore di Priests for life, mentre l'’Arcivescovo Joseph E. Kurtz di Louisville, Kentucky, presidente della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, insieme alle congratulazioni per la vittoria, ha già delineato un programma di collaborazione ambizioso. La meta infatti è quella di abolire l' “Obama care”, ovvero la 


legge di assistenza sanitaria fortemente voluta da Obama e celebrata anche dalla Clinton come fiore all'occhiello. La Chiesa USA e le altre confessioni cristiane e quelle di altre religioni, ovviamente non vogliono l'abrogazione dell'assistenza sanitaria. Ciò che si vuole è l'abrogazione di uno dei perni – anche economici – dell' “Obama care”. Obama infatti non ha statalizzato l'assistenza sanitaria come la ns stampa ha notiziato, bensì ha semplicemente reso obbligatorio l'acquisto di piani assicurativi in cui una parte economicamente importante è data dal costo dell'acquisto obbligatorio dei farmaci abortivi e delle pratiche abortive. Il costo è addebitato al datore di lavoro e chi si oppone, specie per motivi di coscienza è multato con ammende tali da far chiudere qualsiasi azienda. L'obiezione di coscienza è inoltre perseguita 


a norma di legge e con accanimento da parte dell'amministrazione vigente. Ed allora basta “Obama care”, basta attentati alla libertà di coscienza, basta discriminazioni per motivazioni religiose. Sì chiaro e forte ad una nuova legge per l'assistenza sanitaria degna di questo nome. Insieme c'è l'impegno della Chiesa per l'asse centrale della società americana, come di qualsiasi altra: la famiglia. Ad essa ha fatto riferimento particolare il Vescovo Michael F. Burbidge di Raleigh, North Carolina, che ha ricordato come la famiglia sia il pilastro portante della società. Il terzo importante impegno per il quale si auspica il sostegno della nuova Presidenza (che si è fortemente contribuito ad eleggere) è quello della libertà di coscienza e di religione non solo negli states bensì nel Mondo, specie nel tanto bistrattato MediOriente. Programmi dunque vasti ed ambiziosi quelli della Chiesa USA, ma programmi già da sempre portati avanti anche felicemente proprio con Donald Trump. Forti Speranze, ma soprattutto, al momento, grande gioia per le dimensioni schiaccianti della Vittoria: Presidenza, Camera e Senato sono in linea con i programmi sostenuti.
Francesco latteri scholten





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