domenica 13 gennaio 2013

Manifestazioni: con Parigi, pro famiglia, contro Roma, affidamento bimbi a gay.


Oltre 800.000 presenze. Bella, bellissima, anzi: magnifica. Erano anni che la capitale francese non ne vedeva una così grandiosa ed imponente. Parigi, invero, ne vede da secoli per le sue vie e le sue piazze ed esse sono anche da sempre le ambasciatrici dell'avanguardia culturale che la colloca alla leadership europea e mondiale. Un'avanguardia religiosa e laica, da quando San Tommaso d'Aquino era sulle barricate con gli studenti a lottare per l'Università libera, avversato dal clero secolare (sic!) e dal feudalesimo. Per le stesse cause, presso la stessa Università, la Sorbonne, s'impegnerà Sartre nel '68. Parigi, avanguardia civile, specie nel Novecento, più d'ogni altra capitale europea. Avanguardia culturale, oltre che laica, anche cristiana, con nomi eccellenti quali Etienne Gilson o Jacques Maritain, e con tendenze anche assai disparate, quali quelle di Frere Roger da un lato o quelle di Lefevre dall'altro. Come ai tempi di Tommaso Parigi è scesa in piazza per una causa insieme religiosa e laica, "La" causa prima della realtà umana e della sua esistenza in tutti i tempi e le civiltà: la famiglia. La realtà antropologica prima, senza la quale l'uomo, ma anche i mammiferi più evoluti, non è concepibile. Proprio per questo, seppure tra molteplici critiche, nessuno aveva mai osato metterla seriamente in discussione, e le critiche stesse erano finalizzate alla sua realizzazione più piena. La coscienza di questa primarietà e della necessità di un suo maggior sviluppo e tutela, hanno spinto Parigi in piazza a difesa di quello che è il nucleo ed insieme il fulcro della società francese come di ogni altra società. Si sono trovati così in piazza laici e credenti delle più diverse ed eterogenee realtà socio culturali e politiche. Mons. Bernard Podvin, Presidente della Conferenza episcopale francese ha - tra l'altro - dichiarato: “Non sono preoccupato, perché ho fiducia nel buon senso dell’opinione pubblica. La questione ha un forte impatto sui valori della società e le persone di buon senso sanno che la famiglia è una cosa che riguarda noi tutti, al di là dell’appartenenza o dei diversi orientamenti politici e religiosi; è ovvio che la Chiesa prenda una posizione esplicita: come potrebbe rimanere indifferente di fronte a questo movimento popolare?” Manifestazione anche a Roma, di dimensioni decisamente molto molto meno significative, e per motivi antropologicamente antiumani: l'affidamento di bimbi a coppie gay. Il raffronto tra le due manifestazioni segnerebbe una inversione di tendenza essendo notoriamente Parigi sempre stata più laicista di Roma, ma qui va chiarito che il laicismo di Parigi è stato spesso antropologicamente più coerente di quello di Roma. Specie di quello della Roma di oggi. Audaces fortuna juvat: viva Parigi.
francesco latteri scholten.

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