martedì 21 ottobre 2014

ARMAMENTI, Karlsruhe: lecito nascondere vendite e informative anche a parlamentari.


Hans Christian Stroebele, parlamentare dei Verdi tedeschi che, a seguito del diniego opposto alla sua richiesta di notizie e documentazioni circa l'industria bellica tedesca ed in particolare circa i dati esatti (completi delle notifiche circa gl'acquirenti), si era rivolto alla Corte Costituzionale (il Bundesverfassungsgericht) si è visto rispondere dalla stessa con sentenza che autorizza - da adesso in poi - la Bundesregierung, il Governo tedesco, al non obbligo in tal senso anche nei confronti di parlamentari. La sentenza che tutela palesemente e scandalosamente l'industria degl'armamenti tedesca - una delle maggiori al mondo, cresciuta di oltre il 50% negl'ultimi 10 anni - fa non poche acrobazie tra cui quella di considerare l'export di armi, in quanto tale vietato dalla Costituzione tedesca, come un non solo "lecito", ma addirittura "necessario prosieguio della politica estera con altri mezzi". Più che Adenauer e gl'altri padri della BundesRepublik e della democrazia, la terminologia richiama direttamente i testi di Machiavelli e Klausewitz. Non solo. Visto che c'erano, i VerfassungsRichters hanno colto l'occasione anche per aggirare l'usuale prassi che vede l'avvallamento del Consiglio di sicurezza, il Bundessicherheitsrat, dichiarandolo come "non rilevante". Stroebele è rimasto ovviamente attonito per la sentenza la quale "di fatto crea un nuovo settore giuridico espressamente per l'industria bellica", o, meglio sottrae quest'ultima a qualsiasi vincolo e garantisce ad essa una coltre oscura e nebbiosa del tutto impenetrabile. In sintonia, ovviamente i dati non sono disponibili in rete, al di là di stime "ufficiali" e già la sola ricerca di statistiche comporta la necessità di iscrizione e verifica sulla propria identità e le proprie motivazioni. Dal materiale rinvenibile si evince comunque la realtà di sempre circa i "bestsellers": Carri armati, Leopard 2; U Boote; aerei; mitragliatrici leggere. Insomma, gli stessi che nel III Reich. Nulla di nuovo per l'industria pesante tedesca, adesso anche in materia normativa.
francesco latteri scholten.

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