domenica 2 febbraio 2014

Decisionalità: lo iato tra politici e tecnici: opportunismo e bene comune.



La complessità delle società moderne rende sempre più necessario il ricorso ai cosìddetti "tecnici", agli specialisti di settore, i quali dovrebbero studiare le problematiche e trovare le soluzioni più adatte. I problemi sono i più disparati, dall'economia, all'ambiente, alla stessa politica ai diversi livelli, quello nazionale compreso, come un recente "governo dei tecnici" è lì a ricordarci. Ognuno sarebbe in questo "rapporto di coppia" - coppia sempre in crisi - chiamato a svolgere il proprio compito in funzione del "bene comune" e secondo i dettami della Costituzione. Al tecnico dunque lo studio dettagliato e scientifico delle varie problematiche, al fine di facilitare al politico - che non si può pretendere esperto di tutto - la decisionalità. Dall'economia (dove è ancora recente la mancata apposizione da parte di Draghi del vincolo ai fondi europei destinati a famiglie ed imprese e che per quest'omissione sono finiti invece alle banche ed alla finanza); all'ambiente (dove ogni volta i disastri mettono a nudo la speculazione edilizia); alla stessa politica (dove un nuovo porcello con le stesse anticostituzionalità del vecchio palesa la contraddizione tra politica e Consulta). Il problema di fondo permane sempre eguale: il dissidio tra l'indicazione dei tecnici in funzione del bene comune e della Costituzione e l'opportunismo politico, il quale invece trae vantaggio sia politico che economico dall'inosservanza di quelle indicazioni. Esso rispecchia lo iato tra una "democrazia" ufficiale, invero tale solo sulla carta e nelle indicazioni dei politici in occasione della prossimità delle elezioni, ed un feudalesimo che è invece la realtà effettiva del ns sistema. "Il sale della Terra" canta con ironia sarcastica Ligabue e - tra l'altro - dice del tappeto messo lì a ricoprire la spazzatura, e della "Montblanc" con cui si firma la condanna a morte dei cittadini di fatto indifesi. E quando con quel semplice mancato tratto di penna si omette il vincolo ai fondi europei per famiglie ed imprese e lo si fa finire alle banche, si è proprio lì: ed i cittadini sono del tutto inermi, qualcuno può ostentare il grido ultimo al proprio fallimento dandosi fuoco, come purtroppo accaduto. Similmente basta l'incontro tra due leader politici per rimettere in carreggiata un porcello due volte vietato. La Montblanc ed il tappeto: i due veri strumenti del potere che servono - ed egregiamente - a ridare il Paese a chi esso appartiene davvero: ai feudatari di banche e multinazionali. 

francesco latteri scholten.

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