lunedì 13 giugno 2011

L'Italia s'è desta: vince la società civile. Governo ribocciato plebiscitariamente: vada a casa.



Un sì chiaro, un sì da maggioranza bulgara: oltre il 90%. Un sì alla legalità, all'egualglianza dei cittadini, all'energia pulita ed alla libertà energetica, un sì al libero fruimento delle risorse e dei beni primari vitali quali l' acqua. Un NO chiarissimo a chi tentava e tenta di sbolognare per riforma e per progressimo riformatore quello che è un chiaro ritorno allo Statuto Albertino di infausta memoria. Un NO a chi voleva e vuole il totalitarismo energetico di stampo nucleare omicida e genocida, un NO a chi vuole il ritorno del controllo delle mafie sull'acqua. Insomma un NO chiarissimo a quelle che erano nella fattispecie le direttive e gli indirizzi politici presi e voluti dal governo Berlusconi. E' vero: non è un voto politico, è un referendum. E' un referendum che però dice NO alla direzione politica ed alle scelte politiche del governo su fatti chiave. Il governo è stato strabocciato sulla politica energetica - basterebbe questo per doversene andare - è stato bocciato sulla politica ambientale, sui beni di necessità vitale quale l'acqua, sulla concezione sociale, sulla giustizia, sulla legalità. Insomma il governo è delegittimato sulle più importanti e portanti realtà politiche, economiche, sociali e culturali. Don Silvio si decida finalmente: salga al Quirinale e rassegni le dimissioni. Insomma qui la questione non è più quella della veridicità o meno delle dichiarazioni di questa o quella "modellina" o accolito circa questo o quel "festino" vero o presunto che sia, e se ci sia stato solo un bunga bunga o altro. Qui la questione è quella che gl'italiani hanno detto un chiaro e secco NO alla politica del governo Berlusconi. Prendetene atto e andatevene a casa. Possibilmente: fatelo prima delle vacanze, così ce ne andiamo tutti a mare senza avervi più tra i coglioni.
francesco latteri scholten

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