sabato 24 marzo 2012

Cuba: il bis. (La conversione di Fidel?)


Tra le grandi immagini storiche del Novecento almeno due immortalano un Papa, Giovanni Paolo II : la caduta del muro di Berlino, anno 1989 (impensabile senza la sua figura ed opera) e l'incontro a L'Avana, nove anni dopo nel 1998, con il "Leader Maximo". Sono immagini della presenza della Chiesa e di Cristo nella storia e nel mondo. Sono anche l'estrinsecazione di una via, scelta alla luce del vangelo, e concretata nella storia con il Concilio Vaticano II, voluto, iniziato e concluso da due figure anch'esse storiche, quelle dei penultimi due Papi italiani: Giovanni XXIII e Paolo VI. Una via che non condivide né l'una né l'altra delle due grandi ideologie che hanno connotato il Ventesimo secolo, il comunismo ed il liberal capitalismo. Intervistato in volo Benedetto XVI ha ribadito: "Oggi è evidente che l'ideologia marxista non corrisponde più alla realtà. Ci vogliono nuovi modelli e un dialogo costruttivo per evitare traumi. Bisogna collaborare in questo senso. La Chiesa sta sempre dalla parte della libertà, della coscienza e della religione." Anche il modello liberal capitalista non regge: "C'è in America latina una schizofrenia tra vita morale e vita pubblica. Vi sono molti i quali sono anche fedeli alla Chiesa ma i cui comportamenti vanno talvolta in direzione opposta. Sono cattolici ma non si impegnano per una realtà giusta. La fede serve anche a liberare dagli interessi falsi. Occorre superare l'attuale divisione sociale (dovuta alla eccessiva discrepanza tra ricchezza e povertà, ndr). Bisogna superare il male e l'idolatria del denaro che condiziona gl'uomini." Dunque modelli nuovi sia culturali che economici e sociali, modelli che si ispirino ad una concezione antropologica autentica. Ma anche conversione delle menti e dei cuori da vecchi modelli e qui un esempio sarebbe proprio quello dell'ex "Leader Maximo": la figlia Alina ed ambienti informati in Vaticano lo danno in forte odore di conversione. La visita di Benedetto XVI a Cuba sarebbe dunque, come osserva il Gesuita Thomas Reese professore alla Georgetown University di Washington, "una vittoria sia per il Vaticano che per Raul Castro".
francesco latteri scholten
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