martedì 5 marzo 2013

La vera cultura italiana ed europea contro le aberrazioni mortifere del nazifascismo.



Mai c'è stato e neppure ci sarà o potrà essere un nazifascismo "buono" ed uno "cattivo", nè ci sono o ci saranno aspetti "buoni" o "cattivi" dello stesso. Si tratta infatti di una realtà totalitaria e totalitaristica connotata e connotante un corpo unico, un tutt'uno, una "totalità", appunto. E' una aberrazione alienata ed alienante nata dalla negazione radicale della realtà socioculturale italiana ed europea, delle sue peculiarità ed origini, della sua storia. Dunque negazione della propria identità in toto, quindi nichilismo ed annichilazione di sé e degl'altri. Nichilismo dello Spirito, sua morte e soffocamento: cieca demonìa. Lo dimostra - tra le tante cose, oltre ai campi di sterminio - la bollazione come arte degenerata di autori tra i più insgni quali non solo il modernissimo Picasso, ma anche Leonardo, Michelagelo, Duerer, Bosch, van Eyck e le loro opere - capolavori quali la Gioconda, la dama con l'ermellino, la madonna di Bruges, l'Agnello mistico -, salvate, ad es. tra l'altro, grazie all'eroismo di Jacques Jaujard allora direttore del Louvre. Opere del Rinascimento, sorto dall' Umanesimo la grande fioritura culturale che poneva l'uomo al centro, rinascita dello Spirito più originario della cultura italiana ed europea: lo Spirito Greco, lo Spirito fondativo della ns Cultura. Bellezza, stile, armonia, ma anche contrapposizione: Eros e Psiche, Eros e Tanatos; Malinconia. Democrito e gli atomisti, ma anche Socrate, Platone, Aristotele ed i loro antagonisti, i Sofisti. Uno Spirito che si trasfonde e migra nella Repubblica di Roma antica avvincendola e sottomettendola, di più: impossessandosene. Uno Spirito che lì si unisce al nascente cristianesimo ed in comunione ad esso riesce a sopravvivere alla caduta dell' Impero ed alla notte barbarica che gli succede. E' conservato dalla figura immane di San Benedetto, portato in auge da quella di Carlo magno. Negli aspetti laici risboccia con Petrarca e Boccaccio, per poi muoversi a Rinascimento dall'Italia all'Europa intera con Marsilio Ficino, Pico della Mirandola, il genio e l'inventiva di Leonardo, Bruno, Galileo, dando frutti copiosi anche all'estero con figure quali quella di Keplero e Bacone. Shakespeare è uno dei nomi importanti nella drammaturgia. Goethe o Schiller ne sono interpreti magistrali. Nietzsche ne è l'ultimo aedo critico. Mecenati sono uomini quali i Medici o i Fugger. E' questo lo Spirito vero della cultura italiana ed europea, uno Spirito titanico, uno Spirito il cui cospetto lascia affascinati ed attoniti. Uno Spirito la cui eredità è insieme la cosa più meravigliosa e difficile. Uno Spirito che è il nostro, il Vero. Anche il mio, e ne sono orgoglioso.
francesco latteri scholten.

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