sabato 22 marzo 2014

Grande Oriente d'Italia: nuova sede e nuovo Gran Maestro.



Sono stati gl'ultimi ad andarsene, prima erano tutti lì, dalle parti di piazza del Gesù - sede storica dei gesuiti - : la sede nazionale della Democrazia Cristiana, a pochi passi, in Via delle botteghe oscure, quella del Partito Comunista, a metà strada Via Gaetani, dove il ritrovamento del corpo di Aldo Moro segnava il divieto sancito da Yalta ad una terza via, e, sempre lì intorno la sede del Grande Oriente d'Italia, palazzo Giustiniani, frequentato, si vociferava, tanto dagli iscritti all'uno quanto all'altro dei due partiti, ma anche da prelati (porporati compresi) e togati. Non si capiva bene all'epoca se e quanto personaggi come Giulio Andreotti o Licio Gelli facessero parte o meno del Grande Oriente e se e quanto invece di una loggia detta P2. Da allora di acqua sotto i ponti del Tevere ne è passata, il Vaticano a cui non piaceva lo strabordare specie nella base giovanile della linea di Moro ha pilotato su CL e da lì con Formigoni su Forza Italia, seguito a ruota da quasi tutti i maggiorenti DC tranne qualche transfuga approdato (è ad es. il caso di Enrico Letta e di Matteo Renzi) al PD. Oggi, dalle parti di piazza del Gesù - a parte qualche gesuita - non rimane praticamente più nulla: c'è un reliquiario di qualche brandello DC (adesso si chiama unione o partito dei casini o qualcosa del genere), Forza Italia - che sta naufragando come la DC di allora e Moro aveva ben visto che la linea alternativa voluta dal Vaticano era destinata a questo - è a San Lorenzo in Lucina, il PD è invece a Sant'Andrea delle Fratte. Dunque con lo spostamento anche della sede del Grande Oriente d'Italia alla nuova sede in Via delle Medaglie d'oro, palazzo Ernesto Nathan, il decentramento è completo. Il nominativo cui è intestata la nuova sede è illustre non solo per la massoneria ma anche per il mondo politico e socioculturale del primo Novecento, Ernesto Nathan, infatti, di origini ebraiche, è stato figura di rilievo per la capitale, di cui fu tra l'altro uno dei migliori sindaci ricoprendo l'incarico dal 1907 al 1913. A segnare la continuità è la dicitura sulla vetrata d'ingresso della nuova sede che specifica come essa sia stata espressamente voluta da Gustavo Raffi, Gran Maestro uscente. C'è qualche parallelismo, ma anche differenza con la politica: lì continuamente si cambia tutto, sedi, nomi, simboli, uomini (un pò meno) etc per non cambiare niente, qui si cambia solo la sede, nomi e simboli restano, resta la dottrina e la pratica, semplicemente, per fine mandato si elegge un nuovo Gran Maestro. E' l'affermato giornalista senese Stafano Bisi, il cui insediamento, come l'inaugurazione della nuova sede, sono stati gratificati da una missiva augurale dello stesso Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano...

francesco latteri scholten.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.