venerdì 2 gennaio 2015

Clandestini, nuova frontiera dell'orrore: dai barconi alle navi fantasma.


Sono due in soli tre giorni le navi fantasma in rotta verso l'Italia, pilota automatico con macchine "avanti" inserito e, "ovviamente", timone bloccato. Comando ed equipaggio hanno abbandonato la nave a bordo di sicuri (e veloci) motoscafi d'altura. Gl'elicotteri dell'esercito italiano sono riusciti nonostante le gravissime avversità meteorologiche a calare dei tecnici a bordo e recuperare il pilotaggio delle navi evitando un'ecatombe rispettivamente di 763 e di 900 clandestini. Tanto l'ONU quanto l'UE parlano di un salto di qualità nel traffico di clandestini, coincidente con il passaggio da "Mare nostrum" a "Frontex" e di nuova frontiera dell'orrore. Per ognuno dei malcapitati - stando alle loro stesse testimonianze (riscontrate) - il costo del biglietto per l'Europa ammonta a diverse migliaia di dollari. Un bussiness multimilionario come fa notare Ewa Moncure, portavoce ufficiale di Frontex. La stessa portavoce specifica pure che si tratta di un fenomeno che ha trovato inizio quest'inverno, e perciò sicuramente riconducibile alla diversa metodologia e tecnica operativa che rende notevolmente più difficoltosa la traversata ai barconi essendo più specificamente tarata su questi e quindi facilitante il loro ritrovamento. Da qui il ricorso al nuovo sistema, quello delle navi fantasma, con escalation sia per quanto concerne i quantitativi di clandestini trasportati, sia il rischio. Il primo caso data il 14 dicembre 2014, e riguarda la nave congolese per trasporto bestiame "Sandy", costruzione 1966, con destinazione ufficiale il porto francese di Séte, ma poi abbandonata in navigazione con la prua verso l'Italia. L'ultimo invece data mercoledì u.s. e riguarda la "Blue Sky M" con un carico di 900 clandestini, la prua in direzione delle coste pugliesi. 
francesco latteri scholten

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.