sabato 10 gennaio 2015

L'ultima copertina di CHARLIE: "Sottomissione" di Houellebecq (è realtà già ora, non nel 2022)...


Michel Houellebecq, alias Michel Thomas, avrebbe dovuto presentare quel giorno il suo ultimo lavoro, "Sottomissione" (in Italia per Bompiani dal 15 c.m.), ma la strage alla redazione di CHARLIE HEBDO e l'assassinio del suo amico Bernard Maris l'hanno rinviata e la polizia francese per motivi di sicurezza ha consigliato allo scrittore l'abbandono temporaneo della capitale. "Sottomissione" è il significato della parola araba Islam e Houellebecq la specifica come sottomissione della Francia alla religione coranica nel 2022 dopo uno scontro finale tra Marine Le Pen ed il leader islamico Mohammed Ben Abbes inventato dall'autore. Invero il romanzo fantapolitico di colui che è considerato uno dei più importanti autori del movimento di "Anticipazione sociale", è assai meno fantapolitico di quanto a prima vista possa apparire. Già un noto studio dell' Hudson Institute (i cui dati si riferiscono peraltro al 2011) conferma abbondantemente ed al presente (e non al 2022 di Houellebecq) il pronostico del nuovo bestseller. Nel Paese che ospita la più grande comunità islamica d'Europa (oltre 6 Mln) l'Islam ha sorpassato abbondantemente la religione cattolica ed è di fatto già la religione più "osservata": 2,5 Mln di praticanti contro 1,9 Mln; 150 Moschee attualmente in costruzione e 2.000 costruite negl'ultimi 10 anni con stima di raddoppio nei prossimi, contro solo 20 nuove Chiese e la chiusura di 60. Dunque la Francia islamica preconizzata da Houellebecq per il 2022 è già realtà di fatto adesso. D'altra parte molti leader islamici non solo religiosi ma anche politici ormai non fanno mistero ed anzi dichiarano pubblicamente che la costruzione di moschee e l'emigrazione di massa fanno parte di un progetto politico di islamizzazione dell' Europa. Così ad es. il premier turco Tayyp Erdogan ha dichiarato:"Le moschee sono le nostre caserme, i minareti le nostre baionette, e i fedeli i nostri soldati". Una conferma arriva da L’arcivescovo emerito di Smirne, Giuseppe Germano Bernardini, racconta la conversazione avuta con un leader islamico: “Grazie alle vostre leggi democratiche, vi invaderemo. Grazie alle nostre leggi religiose, vi domineremo”. Di contro è proprio la Le Pen, quasi novella Jean d'Arc, a profilarsi come la vera e dichiarata antagonista paragonando le preghiere islamiche nelle strade all’occupazione nazista: "Per quelli che amano parlare un sacco della Seconda Guerra mondiale, possiamo anche parlare di questo problema (le preghiere islamiche in strada, n.d.r.), perché si tratta di un’occupazione di territorio. E’ occupazione di sezioni di territorio, di distretti in cui la legge religiosa entra in vigore. E’ un’occupazione. Naturalmente non ci sono carri armati e soldati, ma non di meno è un’occupazione e pesa fortemente sui residenti".  Concezioni "di parte" certamente, da un lato e dall'altro ma nondimeno di peso e di rilevanza politico sociale e testimonianti l'esistenza di disegni religiosi e politici eversivi assai gravi. Di contro va rilevato che dagli stessi studi dell' Hudson Institute emerge che la cifra vera è quella del secolarismo, anche per l'Islam: ai 2.5 Mln di praticanti fa infatti fronte la restante parte degl'oltre 6 Mln di cittadini di provenienza dai Paesi islamici, ovvero 3.5 Mln. Una Francia dunque sul piano religioso a prevalenza islamica, ma connotata comunque - immigrati e non - dal secolarismo laico. Più che di fantapolitica o di anticipazione sociale, il romanzo di Houellebecq è un romanzo di denuncia della realtà attuale in cui è fatta emergere la contrapposizione tra due degl'attori, spinta sino allo "scontro finale". In questo senso si colloca nell'orizzonte dei suoi primi scritti. E, sempre in questo orizzonte Michel Houellebecq è uno dei pochissimi nel panorama culturale occidentale ad avere avuto il coraggio di aprire gl'occhi e guardare in faccia una realtà che i più si ostinano a voler continuare a non vedere. E, probabilmente, sta proprio qui la sua "Scandalosità", nell'aver osato dire che la Francia, cuore dell'Europa, è, sul piano religioso, ormai islamica. Il limite del lavoro di Houellebecq, è invece di aver praticamente ignorato il terzo e numericamente assai più numeroso attore: il secolarismo laico ed umanitarista, testimoniato anch'esso dall'agire di tanti altri proprio in occasione degl'attentati in Francia dei giorni scorsi.
francesco latteri scholten

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