lunedì 2 febbraio 2015

Dopo il Quirinale la Mammì è tutta per il sorriso di Murdoch.


Già Giovanni Falcone stava indagando sulla società occulta estera "All Iberian" facente capo a Silvio Berlusconi e dalla quale partirono circa 23 Mld all'indomani dell'approvazione della legge Mammì (6 agosto 1990) la quale consegnava di fatto il monopolio mediatico italiano al futuro leader della futura F.I. e futuro Presidente del Consiglio. Sergio Mattarella, da sabato XII Presidente della Repubblica, all'epoca Ministro, pur di non votarla si dimise il 27 luglio. Monopolio mediatico per istituire quello politico a sua volta sostegno di un impero economico e garante di normazioni che sostenessero anche il primo. Un circolo quasi perfetto, di cui anche le ultime elezioni al Colle più alto denunciano tuttavia la rottura. 105 schede bianche sono decisamente al di sotto di quelli che avrebbero dovuto essere i propri sostenitori politici a dimostrazione che ormai non si controllano neppure più quelli: i topi hanno sempre abbandonato per tempo la nave che affonda. Non sono del resto gl'ultimi accadimenti politici - peraltro abbondantemente previsti dallo stesso Berlusconi - a rendere datata la Mammì. C'è anzitutto la sua data cronologica, riprovata prima dalla nascita e soprattutto dall'estensione di internet, ma anche dall'irruzione delle Pay TV, segnatamente Sky, cui una normazione evidentemente solo tarata sulle altre emittenti nazionali, non riesce a porre alcun argine. La sola Sky Italia (valore stimato 3 Mld) assurge così a circa il triplo di Mediaset Premium (circa 1 Mld) : oltre 4 Mln di abbonati contro il 1,7 Mln di Mediaset. Se tuttavia la Mammì non ha arginato Murdoch, lo ha fatto il mercato, con una perdita di oltre 200.000 abbonati negl'ultimi anni. Di più: Don Silvio è riuscito ad aggiudicarsi l'esclusiva per ben tre anni, a partire dal 2015, dei diritti per la Champions League il che dovrebbe garantire un ulteriore travaso di circa 500.000 abbonati da Sky a Mediaset Premium. Dunque se Sparta piange, anche Atene ha qualche problema ed è probabilmente il motivo per cui il "vecchio amico" Rupert ha accettato di incontrare Berlusconi. Da parte sua Murdoch ha una doppia spada di Damocle per il boss di Mediaset, costituita a) dal fatto che la crisi dei canali Pay rischia di trascinare anche le TV "in chiaro"; b) dall'intenzione del boss australiano di irrompere appunto anche nel settore "in chiaro" mettendo a rischio il "patto del nazareno" che non sarebbe un patto politico bensì semplicemente un accordo per cui la Rai evita una vera concorrenza a Mediaset. 
francesco latteri scholten

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