martedì 9 agosto 2011

Declino USA ed egemonia Cina. I nuovi scenari per Medio Oriente, Africa, Mediterraneo ed Europa.



Che squallide agenzie di raating, espressione solo della dittatura delle multinazionali, abbiano agito con il terrorismo mediatico anche deliberatamente per affossare non solo Obama ma - a livello mondiale - tutta la politica anche solo vagamente sociale è fuori discussione. E' fuori discussione altresì che un mondo è finito. E' finito il mondo quale sino ad oggi lo si è visto e conosciuto. E' finito il nostro mondo così come è stato sino ad oggi. Dopo il crollo dell' URSS, quello degli USA: se Sparta piange Atene non ride. Quasi certamente il declassamento degli USA è in realtà fuori luogo, ma il loro declino è, purtroppo, una realtà inconfutabile. Che si chieda conto ad Obama del debito americano, il primo del pianeta, è grottesco, si tratta di una realtà esistente da decenni, frutto della stessa realtà che ha portato al crollo dell' URSS: la guerra fredda e la sua corsa agli armamenti. Costo: milioni e milioni di miliardi di dollari. Fruitori: l'industria bellica, i suoi baroni, i commercianti di morte, "i nemici della società aperta". Gli stessi che oggi fanno scoppiare il debito tra le mani del primo presidente americano democratico, riformista sociale e di "colore". Si vorrebbe far credere sia lui a non saper gestire. Al declino americano corrisponde una espansione dell'Oriente, soprattutto della Cina, e dovuta anche ed in forte misura al decentramento della produzione americana proprio in oriente. Paradossalmente però soprattutto la Cina, ma poi anche il Giappone e gli United Kingsdom, ma pure altri Paesi europei, sono i più esposti alla crisi americana ed ai suoi esiti, essendo i maggiori creditori proprio degli USA. Un tracollo degli USA quale gli speculatori vogliono forzatamente indurre a credere, sarebbe anche un tracollo di queste economie. Si tratterebbe di una forzatura dagli esiti catastrofici. Il declino invece è reale e non solo economico, ma anche, nell'immediato, politico, militare e più in là culturale e tecnico scientifico. La realtà è immediata e toccabile con mano. Avremmo oramai neppure la polvere di Gheddafi, se non fosse spalleggiato e sostenuto - e più volte salvato - dai cinesi, cui è utile come pied à terre per il controllo dell'Africa - per cui ne sostennero la presidenza dell'unione - ma anche come pied à terre per il Mediterraneo. Il dittatore siriano Assan serve agli stessi scopi. Del resto, soprattutto lo scenario africano è radicalmente cambiato negli ultimi decenni in seguito all'acquisto diretto di grandi estensioni di terreno - dimensioni a partire da quelle della Lombardia - nel continente nero proprio da parte dei cinesi. Con Gheddafi ed Assan lo scenario cambia - e radicalmente - anche in Medio Oriente e dunque nel Mediterraneo e perciò in Europa. Lo hanno capito addirittura gli stessi assai restii arabi dell' Arabia Saudita che hanno preso apertamente posizione contro il regime siriano. Le tensioni si accrescono tra le diverse fazioni religiose islamiche, ma la causa originaria è appunto il declino della potenza sinora egemone, gli USA, ed il presentarsi sulla scena di una potenza nuova. Che la nuova potenza sostenga direttamente e militarmente gente come Gheddafi ed Assan dovrebbe far riflettere. Nuovo è lo scenario anche per l'Europa dove non c'é più solo il semplice - ma difficile e serrato - confronto economico con la Cina, ma i bastioni cinesi direttamente sull'altra sponda del Mediterraneo. L'Europa, inoltre, ha un handicap in più: non ha - e non ha mai avuto - una propria politica né per il Mediterraneo, né per il Medio Oriente, né per l' Africa, avendola sempre demandata agli USA ed essendosi sempre accodata a quella di questi. Ebbene ora una tale politica è una delle più impellenti necessità ed urgenze. E' certamente fuori luogo citarla in un articolo di economia, ma, in questo senso, la profezia di Nostradamus si è mostrata vera. La data del 2012, lo si vede assai bene già in questo inizio della seconda metà del 2011, è la data della fine di un mondo, di un'era. E' vera anche un'altra profezia, questa volta economica, quella della fine del capitalismo, o perlomeno del tracollo del capitalismo come lo si è finora conosciuto, la profezia fatta da Marx.
francesco latteri scholten (8.8.2011).

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