venerdì 19 agosto 2011

L'ombra di Sant'Ignazio sul discorso di apertura della GMG di Madrid di BenedettoXVI?



Benedetto XVI, accolto in maniera grandiosa, apre la GMG di Madrid con il brano evangelico celebre della edificazione della casa sulla roccia. L'edificazione della nostra vita e del nostro spirito su ed in ns. Signore Gesù Cristo. L'uomo ha il dovere di non lasciarsi in balìa delle opinioni, di non lasciarsi vivere nella superficialità o in un orizzonte connotato dalla nebulosità della avalorialità, bensì quello di ricercare la Verità, di aprirsi all'annuncio di essa, della Verità che porta a Dio perché è Dio. L'unica Verità, quella annunciata da ns Signore con la Sua vita. In questa Verità l'uomo deve fondarsi e radicarsi. E' una sintesi estrema del bellissimo discorso inaugurale tenuto dal Pontefice. Per chi, come me, segue la Spiritualità di S. Ignazio di Loyola, l'accostamento è necessariamente immediato. L'accostamento con la figura forse più grande - insieme a Santa Teresa di Avila - della spiritualità non solo spagnola, ma di tutta la cristianità. L'accostamento con il culmine cui l'esperienza di tutta una vita, lo testimonia la bellissima autobiografia - "Il racconto del pellegrino" - lo condusse: il "Principio e fondamento" degli "Esercizi Spirituali": “L’uomo è creato per lodare, adorare e servire Dio nostro Signore e salvare così la proprie anima; e le altre cose sulla faccia della terra sono create per l’uomo affinché lo aiutino al raggiungimento del fine per cui è stato creato. Da ciò consegue che l’uomo in tanto deve servirsene in quanto lo aiutino nel suo, e in tanto deve allontanarsene in quanto gli siano di impedimento nello stesso fine. Per questa ragione è necessario renderci indifferenti verso tutte le cose create, in tutto quello che è consentito alla libertà del nostro arbitrio e non le è proibito, in modo da non desiderare da parte nostra più la salute che la malattia, più la ricchezza che la povertà, più l’onore che il disonore, più la vita lunga che quella breve, e così via, desiderando e scegliendo soltanto ciò che ci porta al fine per cui siamo stati creati.” L'inizio è allora quello più genuino, più autentico delle vera cristianità spagnola e non solo, una autenticità nella Verità e per la Verità cui una folla oceanica proveniente da tutti i continenti ha reso omaggio e testimonianza: la testimonianza che il mondo e l'uomo, in questa Verità possono avere ancora una speranza.
francesco latteri scholten.

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