mercoledì 14 settembre 2011

Amato denuncia speculazioni anti Europa ed Italia degli USA. Tremonti e vendita debito ai Cinesi.



Finalmente c'è chi ha il coraggio anche dell'aperta denuncia. Un coraggio che ne ha sempre distinto la grande capacità politica e l'indubbia competenza di analisi tanto politica quanto economica: Giuliano Amato. Uomo notoriamente poco propenso agli esibizionismi, il cui motto potrebbe benissimo essere il celebre "fare e tacere". Ma è proprio questo, unitamente a grandissime doti e capacità politiche e diplomatiche a farne indubbiamente uno dei grandi protagonisti, anche se non troppo celebrati - non gli si addirebbe - della vita politica italiana degli ultimi decenni. Non ci sono solo fattori strutturali e congiunturali della realtà economica, fattori incidenti a livello mondiale e che peraltro nessuno nega, ma vi sono fatti - dimostrati - che sono di ben altra natura. Fu già il grande von Klusewitz a denunciare che la guerra altro non fosse che il proseguimento dell'azione politico economica con altri mezzi. Le guerre moderne sono anzitutto guerre economiche, che lasciano posto all'azione militare solo in casi particolari. Casi sempre più esigui in quanto sempre più l'azione militare si dimostra di fatto inutile perché sempre più è incidente l'atto economico. Ebbene l'atto economico degli USA non è affatto un atto economico "amichevole" ma è un vero e proprio atto di guerra economica. Si è di fronte a speculazioni anti europee ed anti italiane, studiate e mirate, le quali hanno la finalità di distruggere l' Unione Europea e di ridurre in servitù le singole realtà che la costituiscono. L'azione del Ministro Giulio Tremonti, di cui ci è giunta notizia successivamente - con i debiti punti interrogativi e riserve - sarebbe in questo caso un bellissimo esempio di "mossa del cavallo". Si tratterebbe infatti di vendere ai cinesi - che già hanno acquistato il debito USA e quello greco - il debito italiano. Più propriamente si venderebbe ai cinesi una grossa quota di titoli di Stato italiani. Per il breve e brevissimo termine si tratterebbe forse della miglior mossa che un Ministro dell'economia possa di fatto compiere. Si sottrarrebbe infatti con essa il nostro Paese alle speculazioni più dirompenti ed al loro ricatto. Si sottrae l'Italia a speculazioni che rischierebbero di bruciare in tempi anche brevi quello che la "manovra" cerca di realizzare, e quindi di vanificarla con tutte le conseguenze del caso per tutti gl'italiani. L'eventuale successo dell'azione di Tremonti sarebbe anche importantissimo al fine di ribadire la competitività e la concorrenzialità "comunque" dei titoli di Stato italiani, sarebbe un utile puntello della nostra economia anche in ambito europeo, ed in ambito italiano.
francesco latteri scholten.

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