lunedì 2 luglio 2012

17 morti ammazzati a Messa. Quando si uccide in nome di Dio la religione è ideologia e l'uomo cosa.


 17 cristiani morti ammazzati a messa da integralisti islamici.
"Dio solo è, propriamente, Vita, Coscienza e Spirito", è concezione comune a tutte le religioni, antiche e moderne; è, anche, l'affermazione di uno dei filosofi più grandi, Aristotele. Nessuno dunque può arrogarsi di uccidere e tantomeno di farlo in nome di Dio, perché contraddice l'essenza stessa di Dio. In nome di Dio nessuno può arrogarsi neppure di dare un ceffone ad un altro né di insultarlo. Chi lo fa è uscito da una concezione autentica della religione, al posto delle "Cose Prime" ha messo precetti e norme che sono seconde e subordinate e che hanno un senso - se lo hanno - solo in subordine ed è entrato in una concezione ideologica del tutto aliena ai valori primi della religione. In questo "Altro" orizzonte anche l'uomo non è più vita, coscienza e spirito, non è più soggetto. E' oggetto, cosa. E' in quanto oggetto della legge, in quanto "obbedienza", dove il concetto stesso di obbedienza è alienato perché per natura l'uomo è tale in quanto asseconda il precetto primo, quello di essere vita, coscienza e spirito. Non si tratta qui di filosofemi, ma di realtà da sempre radicalmente intrecciate alla materialità, alla corporeità ed alla sessualità umane. E' la realtà che troviamo a monte sia delle religioni antiche, sia di quelle più recenti. Solo Dio è, propriamente Vita, Coscienza e Spirito, e dunque solo Dio propriamente può dare la vita. E' la realtà che c'è a monte degli antichi riti orgiastici dei culti di Dioniso, ma anche di quelli celtici. E' la realtà che c'è a monte anche della circoncisione ebraica e della concezione biblico cristiana, come pure di quella islamica. L'uomo è corporeo e sessuato, "maschio e femmina Li creò". Il corpo e la sessualità non sono nè possono essere tabù. Il corpo e la sessualità non possono essere oggetto di emarginazione e discriminazione, come invece avviene in nome di una falsa concezione della "purezza" e della "santità", assai ben evidenziata, tra gl'altri, da Nietzsche: "Questi sono gl'osservanti, i puri, questi hanno l'essere ergo ad essi spetta l'avere". L'esito di questa concezione è appunto la centralità e l'assolutezza non più dello Spirito, ma del possesso materialista: non più l' Essere, ma l'Avere. La demonia. La religione - sempre come ben evidenziato da Nietzsche - dei "cani di razza". Una concezione religiosa implicitamente implicante l' Olocausto degl' "impuri", dei "non di razza", in nome, ovviamente, di "dio". E qui uno sguardo alla storia, alle guerre di religione, ai roghi, alle lapidazioni etc. ci pone la domanda atroce: con quanti milioni di morti si scrive "dio"?. La portata tragica di queste concezioni si evidenzia nelle versioni secolarizzate di esse, e, giustamente, già prima di Auschwitz, sempre Nietzsche osservava che "il nazismo è una forma atavica di giudaismo." Si tratta di una concezione della purezza che - mutatis mutandis - è egualmente propria dell' Islam e che specie nell'integralismo trova la sua espressione più propria. Una concezione della "purezza" che fa orrore e schifo, e che - soprattutto - purezza non è assolutamente perché scritta e costruita nel sangue degl'altri. Si tratta di "spiritualità" e "religiosità" portate avanti da pseudo sedicenti "guide" radicalmente caratterizzate dalla più radicale mancanza di spiritualità e religiosità e da una psiche profondamente infantile ed immatura, i ciechi che guidano altri ciechi in un cammino che porta dritto al burrone del più profondo Inferno. Gente dalle visioni più laide, squallide ed abbiette, capaci soltanto di colpire, solo di violenza, per coercire con la ferocia più spietata - e con la scusa di "dio" - il prossimo alla propria visione laida squallida ed abbietta ed alla propria legge frutto di questa, derubandolo di Dio, della Civiltà, dell' Uomo, della propria dignità, della propria persona, della propria sessualità, dei propri averi ed infine della propria vita. Gente che è l'incarnazione più autentica di due realtà: lo pseudo profeta e l'anticristo. A destra ed a sinistra del Demonio, "a braccetto" nel più profondo dell' Inferno.
francesco latteri scholten.

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