martedì 25 ottobre 2011

Anche dal Pontificio Consiglio Giustizia e Pace le richieste già fatte dagli Indignados.



Si colloca sostanzialmente in linea con le richieste già recentemente avanzate un pò ovunque in America ed Europa dal movimento degli Indignados l'ultima nota diffusa dal Pontificio Consiglio Giustizia e Pace. Il Consiglio parte da una analisi non solo economica ma anche sociale ed ideologica delle realtà che hanno portato alla drammatica situazione attuale, connotata tanto da una fortissima sperequazione quanto da una assoluta e totale mancanza di normative. La causa prima è individuata in correnti di pensiero e dunque di orientamento all'agire prettamente liberiste, utilitariste e materialiste. Esse tolgono all'uomo quella centralità che ad esso assegna tanto il cristianesimo quanto anche le correnti umanistiche laiche. E' perso così il riferimento etico primo e con ciò cancellata l'etica stessa perché ne è levato il soggetto. La primarietà è posta in un profitto per il profitto o, altrimenti detto, un potere per il potere, di fatto del tutto nichilista. Per Mons. Toso e per il Consiglio si tratta di recuperare la collocazione centrale dell'uomo, cioé dell'etica ponendola in essere in una normizzazione concreta. Solo questa infatti può dare delle garanzie autentiche per tutti, anche per le stesse istituzioni finanziarie. In questo contesto la cosa più urgente è la creazione di un organismo internazionale di controllo e garanzia del mondo finanziario, del suo operare e dei suoi operatori. Diversi giornalisti presenti hanno fatto osservare come la nota sia sostanzialmente coincidente con le richieste avanzate dalle proteste degli Indignados. Gli esperti di settore hanno risposto che la nota va oltre collocandosi al momento successivo a quello della protesta: il momento della proposta. Gli ecclesiastici presenti, per conto loro, hanno invece fatto osservare come ci si collochi sulla scia dell'impegno che la Chiesa ha da sempre per i poveri e l'equità sociale, appunto per la Giustizia e la Pace. Per chi scrive si tratta dell'azione politica più drammaticamente urgente e necessaria e, da credente, è assai bello rilevare che essa sia posta in essere proprio dalla Chiesa la quale dimostra, una volta di più, di essere all'avanguardia nello studio e nella percezione dei "segni dei tempi", molto più, tanto dei governi quanto dei partiti. La Chiesa è Presente in un periodo ormai protratto di assenza - bisognerebbe dire di latitanza - della politica che trova la sua concrezione - tristemente - solo in squallide leggi ad personam.
francesco latteri scholten.

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