martedì 18 ottobre 2011

Due forme di violenza estremista feroce a confronto: black bloc e plutocrazia finanziaria.



La violenza, come altre realtà, soprattutto come altre espressioni del Male, si presenta spesso in modo assai diverso, poliedrico. La multiformità riguarda soprattutto l'abito, il come ci si presenta, ed il modo, l'operare. L'esito è invece sempre egualmente deleterio e distruttivo. Il presentarsi varia tra due estremi: quello apertamente e dichiaratamente violento e quello invece falsamente buonista, legale e "giusto". Analogamente l'operare. I black bloc si collocano al primo estremo, la plutocrazia finanziaria al secondo. Il primo è carente, rispetto al secondo, di una realtà connotativa fondamentale del Male: la menzogna. Esso si manifesta quasi del tutto apertamente per ciò che è. Ha bisogno di farlo per coinvolgere i propri adepti e seguaci, per farne di nuovi. Per ammaliare. E' il motivo per il quale però esso è subito individuato per ciò che esso è. E' il motivo per cui trova anche subito opposizione decisa in molti altri. E' la realtà grazie alla quale esso si staglia sui media, grazie alla quale esso fa notizia. Il secondo al contrario usa a piene mani la menzogna, ne è necessitato. Esso infatti per essere, per esistere, ha bisogno almeno della parvenza della "giustizia", della "legalità", del "bene". Tutto ciò infatti è necessario perché possa esserci quella forma iniqua, antisociale ed antiumana di compravendita che è la speculazione e, soprattutto la speculazione finanziaria. Questa infatti suppone un ordinamento sociale e giuridico almeno formalmente presentantisi come "buoni". Prorpio per questo non si trova qui spazio e risonanza mediatica perché farlo sembrerebbe mettere in discussione una realtà socio economica ufficialmente "giusta" e riconosciuta per tale. A differenza dell'agire del primo tipo di violenza, quello dei black bloc, questo è evanescente, fantasmatico. La sua connotazione è quella di una apparente aleatorietà culminante nell'inesistente. Un esempio classico contemporaneo, i cui esiti sono ancora in essere, è quello della recente speculazione sul grano che ha portato ad un incremento del costo del grano di oltre il 70% in meno di un anno. Gl'esiti sono stati carestie in Africa e particolarmente la crisi umanitaria nel Corno d'Africa - ancora purtroppo in atto - che coinvolge milioni di persone, le guerre e guerre civili in Nord Africa e nel Medio Oriente ed in diverse altre realtà geografiche del pianeta. C'è qui un'altra differenza: qui gl'autori sono persone "buone", "giuste", "civili", "educate" le quali hanno solo apposto una firma su un pezzo di carta, ossequiosi delle normative vigenti. L'esito però è ben più drammatico e violento di quello dell'azione più ferocemente violenta del più feroce black bloc. Di più: mentre tutti - giustamente - chiedono a gran voce di rintracciare i black bloc per chiamarli a rendere conto della loro violenza, nessuno chiede di rintracciare gl'autori della speculazione sul grano per chiedergli conto della loro ben più efferata violenza. L'esito del loro agire è visto non come scaturente direttamente da essi, dalla loro speculazione, ma come una realtà originatasi "ex motu proprio". I media sono pieni di immagini, commenti ed opinioni circa le violenze di Roma. A ragione. Nessuno parla anche soltanto - con l'eccezione di "Avvenire" - delle crisi dovute alla speculazione sul grano e, soprattutto, anche i pochi che ne parlano, quando ne parlano si guardano bene a metterle in correlazione con la speculazione sul grano, di cui sono una conseguenza direttissima.
francesco latteri scholten.

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