sabato 21 aprile 2012

Casini, Pisanu e c. nasce il Partito dei Patetici Italiani (PPI) per sostituire Berlusconi.

Il motto è quello gattopardesco di sempre, cambiare tutto per non cambiare niente, ma cent'anni e passa di confronto con la sinistra hanno pur insegnato qualcosa e così adesso il motto - la filosofia di fondo - è portato avanti come una specie di "rivoluzione permanente".  Democristiani, né democratici, né - tantomeno - cristiani, ma appunto democristiani, "liberali", ma non per la libertà, berlusconiani, ma non con Berlusconi e tantomeno per Berlusconi, per il "domani" ma avendo ben fissa per direttiva non lo ieri bensì l'avant'ieri. Per il nome si è ancora incerti, ce ne sono stati tanti come tanti sono stati i simboli - quello più appropriato ma mai usato sarebbe stato il Big Mac di Mc Donald - e del resto poco importava quale fosse e poco importa quale sia. Forse potrebbe essere "la Nazione" ma forse no, forse ricorderebbe nomi, simboli e bandiere del passato sotto le quali qualcuno dei più anziani ha perlomeno collaborato se non servito, ma forse sì perché tra i più e meno giovani vi è chi vi simpatizza tutt'ora. Si mira a succedere a Berlusconi. La pretesa è alta, ma "audaces fortuna juvat". Personalmente la ritengo destinata allo scacco, Silvio, a loro, lo preferisco cento volte. Lui almeno è uno che "ha il peperoncino al culo", ha dinamismo, verve, idee. E' uno con cui lo spettacolo ed il divertimento, con tanto di donnine più o meno "illibbate", era comunque garantito. Specie da metà settimana in poi: lo spettacolo iniziava al giovedì sera con Santoro, Travaglio e Vauro ed i loro, proseguiva con la risposta di Silvio e dei suoi media, Libero e il Giornale, il venerdì e giungeva infine, sabato al suo apice. Sarà o non sarà nipote di Mubarak? Si vestivano da infermiere o da poliziotte? Però guarda che gran pezze di gnocca, anche la Minetti o la Macrì, roba da paginone centrale di Playboy. Loro invece non hanno nemmeno questo e tantomeno, ci si consenta di dirlo - che almeno questa gli va doverosamente riconosciuta - la capacità manageriale di Berlusconi e, moralmente, specie per quanto concerne la morale sessuale, molti di loro sono solo più falsi ed ipocriti di Berlusconi. Ci fosse un bipolarismo tra Berlusconi e loro non avrei un attimo di esitazione: forza Silvio!
francesco latteri scholten.

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