giovedì 5 aprile 2012

IMU: sì per pensionati e poveri, no per banche, fondazioni bancarie e ricchi.


L'emendamento voluto da Antonio Di Pietro e dall' Italia dei Valori che esonerava pensionati e poveri e tassava banche e fondazioni bancarie (cioé i padroni delle banche) non è passato. Ergo: banche e fondazioni bancarie non dovranno pagare l' IMU, mentre lo dovranno pensionati ed indigenti. Di fatto il nuovo regime impositorio andrà ad aggiungersi alla già operata riduzione delle pensioni, per cui molti anziani, che vivono nei centri storici urbani si vedranno di fatto impossibilitati a pagare i tributi per la propria abitazione, cosa che vale in particolar modo per quelli ricoverati in centri per anziani per i quali la propria casa risulterà di fatto seconda casa con tutte le ulteriori maggiorazioni impositive. Banche e fondazioni bancarie invece sono esentati in quanto considerati enti benefici (? Sic). Il governo continua così una politica finanziaria che fu già dello sceriffo di Nottingham: togliere ai poveri per dare ai ricchi. Si tratta di una politica non solo iniqua - la quale ha già portato, come giustamente osserva Di Pietro a molteplici suicidi - ma, soprattutto di una politica irrisolutoria. Ci si guarda bene infatti dal mettere mano ad una ben più necessaria ed urgente riforma delle normative inerenti la finanza, senza la quale i sacrifici anche di diec'anni sono mangiati dalla speculazione finanziaria in pochi mesi. Ci si guarda bene anche da un primo passo, la separazione della banche vere dalle banche casinò, come ben indicato da Giulio Tremonti. In compenso si continua a togliere soldi alla gente per pomparli proprio in quel settore finanziario che è origine e colpa dell'attuale crisi e che nulla ha pagato e paga e che anzi è stato ed è - colpevolmente, diremmo in maniera complice - tutelato. Come è possibile concedere per legge la condizione di ente benefico proprio a quelli che sono stati i primi e maggiori responsabili dell'attuale crisi? Come è possibile definire "ente benefico" le banche casinò, le banche della speculazione finanziaria più feroce, quella che ha messo e mette in ginocchio intere economie e Paesi?
francesco latteri scholten

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