martedì 24 aprile 2012

Firestone, Hitler e "C'est maintenant". Modelli alternativi: Bremer, Riace, Kirchner.


E' vero: Holland prende il 28% e Sarkozy perde quasi 2 milioni di voti scendendo al 27. L'autentico trionfo spetta però a Marine Le Pen con quota 19%. Oscuri fantasmi dello scorso secolo si riaffacciano sul continente europeo? Certo è che destra ed estrema destra fanno quasi il 50% dei voti - il 10% in più di quelli complessivi della sinistra - e che un francese su cinque è con l'estrema destra. Saranno i delusi del sistema, gl'arrabbiati per come vanno le cose, sarà come ha detto qualcuno "il voto della collera". Sarà anche vero. E l'unica via di uscita, l'unico modo di andare avanti, di poter andare avanti, "è quello additato da Le Pen". E, anche questo, è certamente vero perlomeno nel modello vigente, quello con cui si è in collera - e giustamente perché è un modello fallito -. Ma, proprio qui sta l'errore, perché si è assolutamente incapaci anzitutto mentalmente di uscirne, di concepirne altri: lo si tiene perciò fermo, paradossalmente, quale unico "Vero", laddove la realtà lo ha sconfitto e mostrato falso. Si tratta di una realtà intrinseca ed implicita al modello che è quello del capitalismo di Firestone, quello cui si è, a suo tempo, ispirato Adolf Hitler per il suo "Mein Kampf". Infatti ogni giorno di più si mostra come l'essenza di quel modello sia appunto il nazismo e come questi sia l'approdo necessario di quello. Si vede anche - basta aprire un testo di storia - che l'approdo dei nazionalismi in Europa sia necessariamente, ciò che è già stato: un carnaio. Si vede qui anche che la questione sia quella non del semplice blocco mentale, dell'incapacità di pensare altro e diverso, ma prima ancora, quella del rifiuto acredinoso, feroce e biliare di pensare altro. Eppure Altro è possibile e non in una utopia platonica, ma in realtà concrete e concretamente realizzabili ed anzi realizzate. Anzitutto nel settore bancario - quello fatidico, all'origine della grande crisi in cui oggi, come già nel 1929 ci si trova - . Ci sono e funzionano bene e non sono in perdita, tutt'altro, le banche solidali e sociali sia delle comunità islamiche che di quelle cattoliche, ma anche istituti laici come la Bremer Bank. Non casinò ma banche vere, che fanno le banche, che sostengono le imprese ed i privati ed investono nel sociale rifiutando la speculazione ed i surplus da essa derivanti. Le banche e l'economia sono qui intese a servizio ed in funzione della persona e della sua società e non viceversa. Dunque una concezione economica diversa a cui corrisponde una diversa concezione sociale e comunitaria. Anche queste non sono utopiche ma reali ed esistenti e funzionanti in tante cittadine più o meno grandi o piccole della stessa Germania, della Francia, dell'Austria e dell'Italia. Si tratta di sviluppi e concrezioni che partono dalla compatibilità ambientale, ecologica e territoriale e che sono portati avanti in armonia con questi. Uno degli esempi più significativi proviene proprio dal Sud Italia, da un piccolo centro della provincia di Reggio Calabria: Riace, la cittadina dei bronzi, ormai una caposcuola. Nella cittadina calabrese non solo si è fatto questo, visto lo spopolamento devastante, il sindaco ha chiesto ai centri di accoglienza degli extracomunitari di destinarne al suo comune. Facit: Riace è rinata e, se prima per i bronzi - che sono a Reggio che non li ha mai restituiti - non è mai venuto nessuno, ora da tutt'Italia e dall'estero giungono pulmann carichi di chi vuol vedere l' esempio Riace. Non si tratta di modelli alternativi riguardanti piccoli centri, lo dimostra bene l'esempio - in Argentina - di Nestor Kirchner, continuato - dopo la sua prematura scomparsa - da sua moglie Cristina (nella foto). La longa manus del capitalismo americano aveva portato il Paese alla bancarotta a seguito delle note vicende dei Tango Bonds nel 2001. Kirchner, eletto presidente, ha utilizzato la prima visita di Bush junior per mandarlo affanculo e con lui il capitalismo americano. In centinaia e centinaia di aziende in bancarotta e lasciate dai propri imprenditori, gl'operai hanno proceduto non solo alla semplice occupazione, ma al recupero e soprattutto hanno continuato a lavorare ed a vendere il prodotto del loro lavoro. Il Paese ha inoltre puntato in modo ecologico sulle proprie realtà: mais e soia. Al posto del capitalismo americano si è puntato su scambi e realtà solidali e sociali con il vicino Brasile di Lula, agli scambi con la Cina. L'argentina è rinata ed è rinata grande ed oggi è un esempio: la disoccupazione è scesa dal 27% al 9% circa ed il tasso di crescita è - ormai da diversi anni - al 9%, cifre invidiabilissime per gli stessi USA e per i Paesi Europei. Come si vede modelli diversi esistono e funzionano ed anche bene, e, uscire dalla crisi, con questi modelli è possibilissimo. Ma Holland ha ragione, il momento della scelta - e non solo per la Francia - "C'est maintenant".
francesco latteri scholten.

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