domenica 15 aprile 2012

Finalmente: dal Vaticano il "nessun impedimento" alla rimozione della carogna di De Pedis.


Ne ha dato notizia padre Lombardi esprimendosi a proposito del caso della scomparsa di Emanuela Orlandi. Invero le esequie con rito cristiano cattolico e per di più la sepoltura in una delle più belle basiliche di Roma del De Pedis sono per chiunque abbia, non dico un briciolo di senso cristiano, ma semplicemente un minimo di senso civico, una vergogna ed uno schifo totale ed assoluto. De Pedis infatti avrebbe ben meritato ciò che Roma aveva tributato all'imperatore Eliogabalo: trucidato, trascinato agonizzante nella melma delle fogne, ed infine gettato in un luogo di degna sepoltura per lui: nella Cloaca Massima. Il personaggio infatti non è soltanto implicato nella tragica vicenda di Emanuela Orlandi (e basterebbe questo), ma è stato uno dei personaggi di spicco della banda della magliana, implicato nelle più torbide, vergognose e sanguinarie vicende romane ed italiane della seconda metà del Novecento: droga, sequestri di persona, molteplici omicidi, mafia, il Golpe Borghese, massonerie deviate, servizi deviati e non, la strage della stazione di Bologna, per citarne solo alcuni. Ma, in mezzo a tutto questo sangue e questi crimini, efferatezze e sceleraggini, il De Pedis avrebbe - sicuramente per sbaglio, o, più verosimilmente, per fini abbietti - donato dei denari per il sostentamento di alcuni seminaristi. In proposito c'è da obbiettare che i Vangeli ci insegnano che nemmeno Caifa ed i suoi accettarono i denari di Giuda Iscariota perché sporchi di sangue: la semplice accettazione è stata di per sé una porcheria, l'addurlo poi a motivazione di esequie cristiane per di più con sepoltura in una basilica romana dove questi resti di umana infamia giacciono tutt'ora, ebbene non ci sono più parole né commenti.
francesco latteri scholten.

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