sabato 31 agosto 2013

Don Silvio con Pannella in piazza con la gente per la Giustizia.


Ancor prima che un evento, l'accoppiata è un'icona, superlativa, sinora inimagginabile per la politica, per la giustizia, per l'impegno civico. Finalmente impallidisce sino allo svanimento l'altra, quella con gente che il giorno prima, o quello dopo, è lì con l'ampollina di acqua inquinata, le alabarde, gl'elmi con le corna in testa. Dal paleolitico al grande impegno civico del Novecento al fianco di un grande che per amore anche del valore civico e del diritto della classicità decise di prendere per nome quello di Cicerone: Marco. Uno che ha portato in Parlamento l'impegno per l'attuazione della Costituzione in tante sue parti allora ancora inattuata o addirittura mortificata dalla permanenza in vigore di leggi del passato regime, a cominciare, per quanto concerne la giustizia, dal Codice Rocco. Uno che - al fianco dell'immancabile Emma Bonino - ha portato in piazza e soprattutto in Parlamento le problematiche della marginalità: droga, sessualità, ristretti, immigrati e tant'altro. Simbolo più grande della denuncia dell'ipocrisia borghese e della sua "giustizia" è stato il mandato parlamentare ad Ilona Staller, il suo successo più emblematico. E' dal crollo della "Prima Repubblica", con i suicidi ed i morti ammazzati eccellenti di Tangentopoli ed EniMont, e dalle mattanze di mafia e camorra degli stessi anni che è chiaro che in Italia non ci sia semplicemente solo un problema politico o della classe politica, ma, altresì un problema di Giustizia e della magistratura e che a figure emblematiche quali quelle di Falcone, Borsellino, Caponnetto ed altri, ve ne siano pure fin troppe assolutamente indegne. E, la denuncia non viene solo da casi eccellenti quali quello dell'applicazione retroattiva della legge (vietata in Italia ed Europa) nientemeno che dalla stessa Corte Costituzionale nei confronti del cittadino Silvio Berlusconi, ma dai tanti tantissimi più o meno noti casi di malagiustizia e dallo straordinario ricorso dei cittadini italiani alla Corte Europea, che non ha riscontro quantitativo con nessun altro Paese dell'Unione. Dalla bocca di Berlusconi è uscita una frase che mi è piaciuta moltissimo: "Ho firmato tutti e sei i referendum, anche quelli che non condivido personalmente perché qui non si tratta di riformare la giustizia per me - come mi si accusa - ma per l'Italia e questi referendum sono lo strumento più adeguato. Riformeremo la giustizia con i referendum." Quello di stamattina in piazza a Roma con Pannella e con la gente è il Berlusconi più bello di sempre.
francesco latteri scholten.

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