mercoledì 13 novembre 2013

Rebus Corte Costituzionale: Incostituzionalità Porcellum e delegittimazione Governo.



Ai reiterati appelli più o meno accorati del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per una nuova legge elettorale sinora non ha risposto nessuno a testimonianza del fatto che il "Porcellum" gode in realtà - diversamente dalle calorose espressioni pubbliche in contrario - di grande e diffuso sostegno. Del resto se, come purtroppo da quasi tutti i partiti e dalle loro basi, si concepisce la sintesi politica tra le diverse fazioni come "inciucio", la cosa non stupisce. E, sono molti i leaders anche nazionali che hanno apertamente ostentato il loro "basta alle politiche di larghe intese". Quello che gode di fatto della maggioranza è il partito dell' "alternanza" di governo ovvero l'implicito maggioritario di cui il "Poercellum" è forse l'incarnazione migliore. Si tratta di dati di fatto a fronte dei quali stupiscono le ultime affermazioni di Napolitano per cui è necessario che la politica acceleri sulla legge elettorale per non trovarsi superata ancora una volta dalla magistratura il cui operare colmerebbe la lacuna dell'operare politico. Il Presidente, certamente oberato dai suoi molteplici impegni, non ha probabilmente portato a termine la conclusione finale e concreta di quello che sarebbe il colmare quella lacuna. Per intanto vi sarebbe di nuovo una avocazione della magistratura di fatti politici. Inoltre, ed è ancora più destabilizzante, la richiesta alla Corte - come richiesto - di un giudizio sulla costituzionalità del "Porcellum" che non potrebbe essere che affermativa, di per sé implica la dichiarazione di delegittimazione dell'attuale governo che con quella legge è stato eletto, al pari di quella dei governi precedenti similmente eletti. E' probabilmente questo il motivo vero per cui la Corte sinora non si era espressa "sua sponte", cosa che però in presenza di esplicite e legali richieste non poteva più fare e per cui si è data alla disamina del suino. Insomma un "sorpasso" difficile.

francesco latteri scholten.

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