sabato 25 maggio 2013

Unitrinitarietà del cervello umano, psicologia e psichiatria.



Fin dai tempi più remoti al numero tre è stato attribuito un significato mistico. Significato particolare ha avuto anche per gruppi filosofico razionalisti - o presunti tali - quali quello di Pitagora e dei suoi, Platone incluso, dove trovava una estrinsecazione nel triangolo, per ritrovarsi nel rapporto tra raggio e circolo, imperfettamente, leggermente maggiore di tre, pi greco (3,14) appunto, irriducibile a numero razionale (e loro disperazione). Il suo rapporto con l' Uno configura già in Platone il concetto dell'unitrinitarietà di Dio, ripresa dai Padri della Chiesa. Rappresenta l'unitrinitarietà umana, la famiglia: il padre, la madre, il figlio. La recente scoperta della unitrinitarietà del cervello umano (Paul Mac Lean) dà al tutto un significato nuovo: l'unitrinitarietà è infatti ora caratteristica propria del soggetto e perciò il suo ritrovarsi nell'oggetto - il mondo esterno - pone la questione di quanto esso sia lì effettivamente presente e quanto si manifesti invece come proiezione. Funzionalmente Uno, il cervello umano è costituito - come evidenzia una sezione sagittale - dal cervello rettiliano dei rettili antichi, quello dei grandi mammiferi o cervello limbico, che lo ricopre, e quello dei mammiferi recenti che copre il limbico. Ognuno di essi ha la propria soggettività specifica: quello rettiliano organizza il comportamento in base a ricordi ed apprendimenti ancestrali, la cosìddetta istintività; quello limbico organizza il comportamento emotivo, ed ha perciò particolare interesse per la psichiatria, ed è quello su cui agiscono la maggior parte delle droghe, è un "Giano bifronte" connesso da un lato al rettiliano, dall'altro al neocervello, quest'ultimo infine è orientato prevalentemente verso il mondo esterno attraverso la percezione sensoriale soprattutto visiva e uditiva, all'elaborazione "razionale" del tutto per una relazione più piena con il mondo e la società, è esso a organizzare e strutturare la parola, il linguaggio, in una parola la coscienza. Anzi è esso la coscienza. Questa struttura organizza i dati della realtà - confermando quanto già aveva scoperto Freud - non in base allo Spazio ed al Tempo, che non sono categorie del soggetto bensì del mondo esterno - contrariamente a quanto si era sempre creduto, si veda Kant - bensì in base all'intensità, alla "forza" del vissuto. Da questa dipende anche la possibilità di una rimozione e la forza necessaria a tal fine. Ciò che rende tutta la psicanalisi e la psicologia è dunque il neocervello. Ma, ed è ciò che quasi sempre si continua ad ignorare, il cervello rettiliano e quello limbico, sono due soggetti entrambi presenti anch'essi e ben svegli, ma i quali non hanno la capacità e dunque la possibilità di esprimersi in parole, immagini o suoni e perciò di estrinsecarsi ad una psicologia o psicanalisi che sia. Eppure, il loro agire è fondamentale, si pensi alla centralità ed alla basilarità della emotività e della affettività per la vita sociale e relazionale, si consideri quanto l'alterazione di essa - ad opera ad es. di droghe - sia deleteria per il singolo e la società. E' la psichiatria quella che tenta un dialogo con essi. La connessione profonda del limbico con il neocervello e la sua natura di Giano bifronte imporrebbero una connessione altrettanto profonda tra psicologia e psichiatria. Ciò che appare più urgente è soprattutto una maggiore presa di coscienza di quanto qui esposto, seppure in modo estremamente semplificato e sommario, almeno da parte della comunità scientifica, la quale purtroppo assai spesso continua ad ignorarlo, anche da parte di rappresentanti autorevoli, che continuano ad es. a considerare lo Spazio ed il Tempo quali categorie del soggetto anzicché del mondo esterno, o a considerare psicanalisi e psicologia da un lato e psichiatria dall'altro quali realtà distinte e separate, o peggio a voler ridurre - come purtroppo spesso accade - la psicologia a psichiatria, si pensi alla facilità con cui si adoperano e si prescrivono psicofarmaci.
francesco latteri scholten.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.