giovedì 17 maggio 2012

Come il Trota anche ai massimi vertici di Yahoo e della politica europea.


 Dimesso Scott Thompson, l' ad di Yahoo per laurea millantata. La lista è lunga e, come l'ultimo, include tra gl'altri, nominativi ben più eccellenti di quello del Trota: c'è l'ex presidente ungherese Pal Schmitt, l'ex ministro della difesa tedesco Zu Gutenberg, l'ex eurodeputata Silvana Koch Mehrin. Loro la laurea non l'hanno millantata come Scott Thompson, né comperata in Albania, ma solo più o meno copiata in quantitativi che vanno dagli spezzoni alla totalità. Comunque sia, le cronache ci hanno ormai evidenziato che certi fenomeni, che non sono solo di malaffare e corruzione, ma anche, come in questo caso, anzitutto di cultura, anzi di concezione culturale, non appartengano solo al "meridione", ma siano ben radicati anche al nord e, addirittura, al di fuori del territorio nazionale. Di più: sono fenomeni che si inseriscono - e bene, purtroppo - persino nel mondo scientifico - tecnologico. Parliamo di una cultura la quale non è più assolutamente capace di concepire la laurea come certificazione di una qualifica e dunque della acquisizione di capacità tecniche. Ormai la laurea è considerata sempre più come una specie di onoreficienza, un attributo meramente onorario. Il "dottore" sostituisce ormai il "don", ma in ciò perdendo la propria connotazione specifica e dunque la qualifica, per assumere semplicemente una onorarietà priva di qualsiasi connotazione qualificante ossia tecnico scientifica e specialistica, e così, alla fine, perdendo anche l'onorarietà. Don era l'appellativo introdotto dalla nobiltà ispanica, come manzoniane memorie ci rammentano, era divenuto quello del notabilato, ma poi anche quello dei "boss" malavitosi. Si tratta tuttavia di realtà, come ben dimostra il romanzo del Manzoni, non solo non distinte, ma addirittura attigue, sconfinanti le une nelle altre come testimoniano personaggi quali "don" Rodrigo, o il conte Attilio, personaggi non frutto delle fantasie dell'autore, ma robustamente ispirate da figure autentiche tratte dalla realtà storica. Il "don" viene così a designarsi quale appellativo di una classe socio culturale egemone ormai decadente e corrotta, di più: totalmente degenerata. Gli si sostituisce allora il "dott" con la sua qualificazione scientificamente autentica e perciò genuina. Adesso è anch'esso incrinato, inficiato da una società nella quale non si comprende più se sia millantato, più o meno copiato o, addirittura, autentico. Una società nella quale, a prescindere da ciò, comunque ormai non conta più nulla: il suo nichilismo ha investito anche i suoi "dott."
francesco latteri scholten.

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