domenica 27 maggio 2012

Solidarietà a Benedetto XVI. Chiesa come ai tempi di Galileo?


 "La Casa di Dio non è, purtroppo, solo luogo di colombe, ma anche di corvi, avvoltoi e sciacalli. (...) Vi sono diversi gruppi, anche tra i servitori di Dio ed i suoi Pastori che ormai, come ai tempi della torre di Babele non si comprendono neppure più perché in realtà non servono più Dio ma se stessi e le proprie opinioni e per questo parlano lingue diverse e le parole degli uni risultano incomprensibili agli altri. (...) La comprensione reciproca, anche se si parlano lingue diverse, è infatti un dono dello Spirito, concesso da Dio a coloro che Lo servono con il cuore, l'unità che scatirisce dalla molteplicità, la preghiera di Gesù al Padre: "ut unum sint"." Così Papa Bnedetto. Nulla più delle letture di oggi, giorno di Pentecoste - una delle solennità più grandi - è adatto a commentare in profondità e vatsità al tempo stesso, le presenti gravi e travagliose vicissituni della Chiesa. Colpisce - e questa volta più del solito che è comunque immenso - la grandezza e la levatura intellettuale di Benedetto XVI e la sua capacità di porsi oltre e cogliere appieno i "segni dei tempi" - e sono tempi tristi - : non il singolo, non il fatto isolato, ma, dall'alto, dall' al di sopra di esso, la visione d' insieme. Colpisce il suo coraggio, il coraggio di denunciare le cose. C' è all' interno della Chiesa una visione diversa e contrapposta tra gruppi diversi, la quale è ormai sfociata in guerra aperta e senza quartiere. Era accaduto, è il precedente storico illustre, già ai tempi di Galileo Galilei. Si fronteggiarono allora il "partito" degli "ispanici" capeggiati dal "Papa nero" ovvero il generale dei Gesuiti, ed il "partito" dei filofrancesi con a capo il Papa mediceo. Galileo, protegé del Papa e di fatto suo scienziato di corte, fu in segreto accusato di atomismo, accusa che lo avrebbe portato al rogo. Il Card. Bellarmino riuscì a pilotare il processo sulla questione del copernicanesimo, di fatto già accettata dalla Chiesa. Galileo, salvato dal rogo, fu interdetto ai suoi uffici, gl'accusatori tasferiti in località sperdute, era già pronta anche la bolla per lo scioglimento dell'ordine dei Gesuiti. il Papa non era uno sprovveduto ed era di modi un pò più spicci di quelli gentilizi di Benedetto XVI. La linea culturale religiosa e sociopolitica filofrancese del Papa era però abbattuta e la Chiesa ne subì due secoli del peggior oscurantismo clerico religioso. Dietro una concezione religiosa e perciò anche socio politica ed economica del mondo, dell'uomo e della società si celavano ovviamente interessi cospicui ed i partiti in lotta non erano solo i due protagonisti aperti della scena, già ben "dotati", basti pensare agli intreressi economici dei Medici, banchieri del Re di Francia. C'era un altro partito, presente con forza nell'Europa del Centro Nord, e qui basta citare un altro nome, quello, famigerato, di un' altra dinastia di banchieri: i Fuegger. Preghiamo perché questa volta a vincere non sia alla fine l' oscurantismo bensì il progresso, la Chiesa e noi tutti neabbiamo immenso bisogno, preghiamo per il Papa, un grande Papa e per la Chiesa, preghiamo per il dono dello Spirito e per la caduta di Babilonia.
francesco latteri scholten.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.