lunedì 29 aprile 2013

Governo, follia, fantasmi e sinistri presagi.


L'irrazionale, questo "quid" che spesso ci sfugge e che spesso mettiamo da parte perché non riducibile a quel "razionale" con cui ci illudiamo di dominare il reale e che perciò invece molto ci condiziona, non è meno vero del razionale. Il grande Freud, ma già nell'antichità Artemidoro, ci ha insegnato che esso origina da pulsioni tanto individuali quanto collettive, che reciprocamente si condizionano, e che sono alla fine riducibili a due: Eros e Tanatos. Testi antichi e moderni, sacri e profani, tra cui la Bibbia, insegnano come esse possano, giunte al culmine distruggere sia la persona che la società. Babilonia, Sodoma, Gomorra sono civiltà distrutte dal raggiungimento del culmine della empietà. Veggenti del Settecento avevano "pre" visto che quella società francese ben descritta in celebri opere di De Sade, sarebbe culminata nel 1789. Anche lì vi furono molteplici avvisaglie, come di chi volendo colpire i nobili ed essendone impossibbilitato infierì colpendo innocenti gendarmi. La follia da sempre è stata vista come un presagio sinistro, similmente che nelle immagini oniriche il ritrovamento di scrigni o borse vuote. Il ritrovamento di una appartenenza all'assenza, il richiamo di un fantasma dal regno delle ombre. E' l'altro e non meno inquietante segno che ha connotato la nascita del nuovo governo: il ritrovamento dai tenebrosi scantinati del palazzo di giustizia di Palermo della borsa vuota che il generale dalla Chiesa aveva sempre con sé, anche al momento dell'attentato. Il fantasma di dalla Chiesa ne evoca altri, quello di Aldo Moro - il cui cadavere fu ritrovato il 9 maggio 1978 a metà strada tra la segreteria della DC e del PCI -  di cui fu lui a trovare le carte; quello di Mino Pecorelli, giornalista di OP (Osservatorio Politico) che le ebbe anch'egli ed il cui nome richiama anche quello del card. Marcinkus, e, guardacaso è sempre di questi giorni il ritrovamento di un flauto appartenuto ad una cittadina vaticana... Pecorelli, nell'immagine, fu pure lui ammazzato in pieno centro di Roma il 20 marzo 1979. Siamo ricondotti così a due spettri che si aggirano per l'Italia, quello delle Brigate Rosse e del terrorismo, e quello dei servizi e della massoneria deviata, segnatamente la P2, cui appartenevano importantissime figure politiche e non e non soltanto della "prima repubblica" ma anche dei giorni nostri. Oltre Giulio Andreotti e Licio Gelli, grandi maestri, pare vi appartenessero anche sia Pecorelli che lo stesso dalla Chiesa ...  
francesco latteri scholten.

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