lunedì 8 aprile 2013

Margaret Thatcher, quella dei derivati in Europa, è morta.


La baronessa della guerra per il petrolio nelle Falkland, la dama di ferro della pseudo "grandeur" britannica, è morta. I media la stanno celebrando come la campionessa del liberismo britannico ed Occidentale. La politica - specie economica - della "lady di ferro" invero ripropose in Inghilterra ed in Europa la politica di Ronald Reagan, cui per altro si associò e diede man forte. Si trattava di una politica che usciva dallo "Glass Steagall Act" imposto proprio negli USA all'indomani della grande crisi del famigerato venerdì nero di Wall Street, a garanzia dei risparmiatori e degli investitori. Esso imponeva la trasparenza delle transazioni bancarie ed impediva alle banche di risparmio - cui fondi erano dei risparmiatori - di agire con speculazioni azzardate. Le "reaganomics" portarono alla abolizione della distinzione tra banche tradizionali e banche di investimento speculativo, come anche a quella della trasparenza delle transazioni bancarie. L'esito furono i cosìddetti "Derivati", causa primaria della crisi economica mondiale che si protrae encora oggi. Per i soli USA i derivati hanno raggiunto la cifra di oltre 750.000 Miliardi di $ a fronte di un PIL di 70.000 Mld di $. La Thatcher ha sostanzialmente portato in Europa le normative della "reaganomics". Ciononostante alla "figlia del droghiere", una delle maggiori responsabili della gravissima crisi in cui ancora ci troviamo, è stato tributato il titolo di "Barone" e saranno tributati funerali di dimensioni analoghe a quello di LadY Diana, un personaggio di ben altro spessore. E' il segno della decadenza dei ns tempi.
francesco latteri scholten.

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