mercoledì 17 aprile 2013

Quirinale, vigilia: si conferma di destra il feudalesimo politico italiano.


Domani al voto per il colle. Oggi intanto il ns sistema politico si conferma per quello che è, e che più volte abbiamo denunciato essere, un sistema feudale trasversale ben congegnato, chiuso alla democrazia. E' Niki Vendola ad osservare come anziché aprirsi al nuovo ed al dialogo con il M5S, peraltro rappresentante un terzo degli italiani, e dalle cui "quirinarie", con il rifiuto - scontato - della Gabanelli e di Strada, era rimasto il nome di Stefano Rodotà, noto giurista, assai apprezzato e tutt'altro che di ispirazione estremistica o semplicemente integralista. Un nome che dice anche della apertura e della disponibilità di Grillo e del M5S. Una "sinistra" che rifiuta il dialogo con la Sinistra perché si è già accordata con la destra, perché è di destra, perché di destra è in vero il suo pensiero e la sua mentalità. Lo conferma del resto una serie inenarrabile di fatti di cui basta ricordarne 2: a) ormai è lampante, il governo Monti; b) il salvataggio politico in extremis di un Berlusconi politicamente ormai morto da parte di un assai noto personaggio che si era sempre spacciato per anfitrione dell'antiberlusconismo doc. Insomma: fronte comune contro il nuovo, contro ciò che è fuori dal sistema, ma che ha preso un terzo dei voti ed a cui spetterebbe un terzo dei feudi. E questo è il punto. Il profilo del prossimo inquilino del colle deve perciò avere connotati che garantiscano il sistema feudale trasversale e lo faccia in modo più possibile pieno: eliminando il nuovo.
francesco latteri scholten.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.