venerdì 19 luglio 2013

Finalmente un Ministro degno: Anna Maria Cancellieri fa giustizia per Abu Omar.


Dopo l'inedia (compiacente?) di tutti i Governi italiani succedutisi dai tempi della vicenda ad oggi, dopo le infami ed inutili leggi del Governo Bush che consentivano le operazioni di "Extraordinary Rendition", il Ministro Anna Maria Cancellieri ha firmato l'ordine di fermo nei confronti del capo CIA del sequestro a Milano di Abu Omar, Robert Seldon Lady, condannato con sentenza definitiva a 8 anni di reclusione. I suoi complici italiani, Niccolò Pollari, capo del SISMI ed il suo vice Marco Mancini, sono anch'essi stati condannati a 10 e 9 anni. L'Italia ha anche già avviato la richiesta di estradizione, cui gli USA pare già vogliano opporsi, nonostante la reiterata accertazione della estraneità di Abu Omar alle vicende di Al Qaeda e la sua reiteratamente dimostrata innocenza. Abu Omar dopo quel 17 febbraio 2003 ha continuato ad essere quello che è e che era sempre stato anche prima: un sacerdote islamico, un Imam, di quelli che in semplice serietà si occupano di fare il proprio "mestiere": il sacerdote. Molteplici interviste e documenti, prima e dopo il sequestro non riescono a mostrarlo come "integralista" e meno che mai come "fanatico". E' sereno anche dopo le molteplici torture e sevizie di cui è stato fatto oggetto, testimonianza di una fede autentica e profonda e di una vita vissuta secondo i precetti del Corano e dedita al suo insegnamento. Un quadro del tutto affiancabile a quello di tanti religiosi perseguitati nella ex Unione Sovietica, o a quello dei religiosi buddisti e non in Cina. Ma si sa: a differenza degli americani, i comunisti non tollerano la libertà di religione. Eppure per un semplice sacerdote islamico all'epoca in viale Jenner a Milano è presente non il SISDE bensì il SISMI, scomodando addirittura il numero tre dello stesso, nonché la CIA con ben 22 agenti. Ma, di nuovo, Abu Omar è sempre stato solo un semplice sacerdote e si è sempre confermato essere solo questo e nient'altro: la dimostrazione e la prova, le ennesime, della incapacità degli americani di confrontarsi con realtà socioculturali diverse dalle loro. Così già in Vietnam, in Iraq, in Afghanistan. Incapacità vanificanti di fatto le "Extraordinary Rendition", culminate sempre nelle altrettanto inutili atrocità di Guantanamo et similia a monte delle quali c'è solo una primitiva volontà di vendetta nei confronti di un capro espiatorio qual che sia e pur che sia, ed una concezione grottesca e insieme puerile della "Giustizia" quale pagamento del torto a qualunque costo anche a prescindere dalla colpevolezza. E, il colpevole è l' "altro", il "diverso", colpevole proprio in quanto "altro" e "diverso": oggi Torvan, il ragazzino nero nel quartiere bianco ucciso per semplice presunzione da una guardia di sicurezza bianca, ieri Abu Omar, un sacerdote islamico sequestrato addirittura all'estero, a Milano, portato ad Aviano ed a Francoforte, poi non si sa dove, torturato, seviziato etc senza prove, al di fuori di qualsiasi legalità. Se poi - come finalmente ha fatto il Ministro Cancellieri - si richiamano gl'autori alle loro responsabilità eccoli richiamarsi alla "legge" ed alla "Giustizia": loro infatti hanno fatto soltanto il loro dovere (secondo loro).
francesco latteri scholten.



Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.