lunedì 12 novembre 2012

Legge elettorale, Stati Generali, Weimar e Repubblica di Salò



Premio del 10% alla coalizione che raggiunge o supera il 40% per consentirle la governabilità. Premio aleatorio per una quota aleatoria che nessuno può, dati statistici ed elettorali alla mano, raggiungere, neppure per ipotesi. Si tratta perciò di altro. Di cosa, lo si evince bene dalle dichiarazioni di un noto leader di centro, ex "Prima Repubblica", ex "DC" etc: costringere ad una coalizione per non essere spazzati via. La nostra classe politica, una classe feudale rappresentativa ormai solo di sé stessa, come il feudalesimo anterivoluzionario in Francia, quasi certamente senza saperlo, vista l'ignoranza politica della sua quasi totalità, segue il noto antecedente francese, di due secoli e mezzo fa. Del resto è lì che sono ancora le date dei cronografi che portano al polso. La proposta dell'ex leader scudocrociato, il personalismo ora gl'ha fatto aggiungere nel simbolo post diccì - don Silvio docet - il proprio nome, è del tutto analoga a quella, dopo la "giornata delle tegole" (7 Giugno 1788) di convocare, prendendo più tempo possibile, gli Stati Generali per il primo maggio 1789. Nel frattempo, a Parigi, il Parlamento boccia l'adeguazione della rappresentanza del "Terzo Stato" - oltre il 90% dei cittadini -. Ovviamente, come allora, bisogna fare di tutto per impedire la circolazione di scritti come "Che cos'è il Terzo Stato" dell' Abate Emmanuel Joseph Sieyes, così come pure dei "Cahiers de Dòleances". "Dio salvi la regina" - non è la Minetti -, è di questo che si tratta, di salvare il feudalesimo. Un feudalesimo che, a differenza di quello francese dell'epoca, è senza "dio" ed anche senza sé stesso, che non sa neppure più quale sia l'alto ed il basso, la destra e la sinistra. Perciò stesso un feudalesimo più squallido ed abbietto. Quello aveva le sue liturgie, questo ha i suoi Batmann ed i suoi Porci. Si vuole conseguire una specie di Weimar, ma quella era una democrazia, un qualcosa che questo feudalesimo di merda non riesce neppure a concepire, e che perciò va sempre più configurandosi come una Salò alle dipendenze delle Multinazionali come le leggi finanziarie del resto testimoniano ogni giorno di più.
francesco latteri scholten.

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