martedì 11 giugno 2013

Italia: cercasi leader politico per era postberlusconiana.




Per una analisi dettagliata del voto delle amministrative appena concluse, rinvio alle prime pagine di tutti i giornali. C'è tuttavia un fatto importante che esse hanno portato alla ribalta e sul quale vale la pena di soffermarsi. E' stato a suo tempo - ormai qualche anno fa - proprio l'ex rottamatore, allora ancora non ex, a porre per primo la questione. Berlusconi al tempo, sebbene già travagliato dalle sue note vicissitudini, era ancora pienamente in auge. Le ultime politiche hanno mostrato quanto nonostante tutto il cav. sia "il" cavallo rampante del PdL e, più latamente, del centrodestra: è stato lui a recuperarlo e portarlo al circa 30%. Ebbene le amministrative hanno dimostrato ben più di questo: hanno dimostrato che senza Berlusconi il centrodestra non c'è: è Berlusconi il centrodestra. Manca non solo un leader carismatico, ma di più, manca qualcuno che abbia - nel bene e nel male - la capacità politico amministrativa di lui, discutibile o meno che sia. C'è poi il problema della Storia, sì proprio della Storia. Il 30% alle ultime politiche infatti mostra che almeno una buona parte degl'italiani non imputano a lui personalmente e direttamente lo sfascio nel quale il suo ventennio ha portato il Paese. Le dure critiche invece ad esempio alla legge Fornero ci dicono che queste colpe sono e ancor più saranno attribuite a ciò che intorno a Berlusconi ruotava. E' del resto questo quello che dice il tracollo PdL alle amministrative di ieri. Sarà come già è stato per uno dei grandi leader mediatici del berlusconismo, il direttore del Tg4, Fede, il cui nome sarà ricordato associato a quello di Lele Mora e della Minetti. Il problema si pone invero - mutatis mutandis - anche sull'altra sponda. Qui un altro Berlinguer non c'è mai stato, ed i nomi più carismatici, Napolitano e Rodotà ad es, ai quali auguriamo la più lunga longevità, per motivi anagrafici non possono appartenere a nuove ere. Grillo, da solo e da se stesso, si è reiteratamente tirato colpi di ascia di quelli da Golia nei propri piedi e se poi le "panoramate" quali la vicinanza con Prodi o Grande Oriente sono quali rese dal periodico berlusconiano, di nuovo non c'è proprio nulla. Restano solo due volti, entrambi targati PD, Letta che ottima prova sta dando di sé, e quello appunto dell'ex rottamatore: testa o croce. Il lancio della monetina.

francesco latteri scholten.

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