venerdì 8 febbraio 2013

Anche Bagnasco con la tesi montiana del "Pifferaio magico"


 Finalmente scende apertamente in campo anche la CEI, direttamente con il Card. Bagnasco, a prendere esplicitamente le distanze da Berlusconi. La tesi abbracciata è quella montiana del "Pifferaio magico" di Hamelin, ovviamente il Cardinale non si esprime con la calorosità dell'agone politico, come ha fatto Monti, né con la spregiudicatezza, l'irriverenza e la "maleducazione" di chi scrive, ma con  la sua consueta signorilità adeguata alla carica ed al ruolo ricoperti e così dichiara: "... certamente gl'italiani questa volta non si faranno di nuovo abbindolare da Berlusconi". E' dunque dichiarata una presa di distanza esplicita dal populismo e dal dirigismo berlusconiano, iniziata già peraltro da tempo, e ben prima della presente campagna elettorale, e che ha trovato il culmine nella vicenda Boffo, la ritorsione di Berlusconi alla presa di coscienza da parte della Chiesa della inconciliabilità di fondo tra il proprio credo e la realtà culturale ed economico politica di don Silvio e dei suoi. Quest'ultimo per parte sua, continua la propria campagna con "uscite choc" corollari indispensabili al populismo, e con la propugnazione di un keynesianesimo, tanto spicciolo quanto distorto e falso. Concezioni chiaramente irriducibili alla concezione cristiana dell'uomo e della società ed agli antipodi per quanto concerne la concezione economica e politica, in proposito già il titolo di una nota opera ormai già datata di Padre Bartolomeo Sorge è significativa: "Per una Civiltà dell'Amore". Proprio per questo andava fatta e con decisione - e di questo anche chi scrive è grato a S.E. il Cardinale - per illuminare, caso mai ce ne fosse stato bisogno, i cristiani meno avveduti o i più indecisi e riluttanti.
francesco latteri scholten.

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